26/05/10

dal sito di torreggiani opzioni di gann

TORREGGIANI GIUSEPPE







di reggio emilia il 20 febb 1998
solo scopo didattico in regalo da Torreggiani



“COME FAR SOLDI
CON LE
OPZIONI e DOPPIE (DOMANDA & OFFERTA)”








Di Gann





















Per fare trading (commercio) di successo in borsa ognuno dovrebbe imparare tutto quel che può circa lo stock market e sul modo di operare sul mercato per ottenere il massimo risultato possibile. Dovrebbe imparare a rischiare il meno possibile cercando di ottenere il massimo profitto. Più un uomo studia ed impara, più grande sarà il suo successo. Noi citiamo proverbi:



1. “L’uomo saggio ascolterà e imparando crescerà”;

2. “Il discernimento ti preserverà; capire ti proteggerà”;

3. “Istruisci un uomo saggio ed egli diventerà più saggio. Insegna ad un giusto ed egli aumenterà le sue conoscenze”.



Il libro “Books of the Lambs” (“Il libro degli agnelli”) afferma che la paura del mercato è l’inizio della sua conoscenza.













COSA E’ “Puts & Calls on Stocks”?





Puts e Calls sono assicurazioni che forniscono protezione al tuo profitto e ti permettono di operare in borsa con rischio limitato. CALL è un contratto fra te e il venditore col quale lui si impegna a venderti uno stock ad un prezzo fissato e a consegnartelo entro 30 giorni. Tu hai un’opzione in ragione della quale puoi chiamare per la consegna in qualsiasi momento nell’arco dei 30 giorni. La tua perdita è limitata al prezzo che paghi come premio, che è lo stesso che comprare con una CALL (chiamata). Per esempio:



Supponiamo che un uomo debba vendere una casa e si accordi con te per vendertela a 5,000 dollari e per consegnartela a quel prezzo 60 giorni più tardi. Tu gli dai 100 dollari per fermare l’accordo (puoi poi saldare o perdere la caparra se cambi idea…). Se dopo 30 o 60 giorni sei in grado di rivendere la casa a più di 5,000 dollari (con un profitto di 500 o 1,000 dollari) allora eserciti la tua opzione (diritto di prelazione):



compri la casa per i 5,000 dollari prefissati e la rivendi. Ma se allo scadere dei 60 giorni tu non hai trovato modo di profittare della prelazione, e non vuoi comprarla, rinunciando avrai perso solo 100 dollari.



Stesso caso applicato ad uno scambio in borsa, con Calls: se compri un Call quando Chrysler vende azioni a 105, buone per 30 giorni a 110, paghi 142,50 dollari, che include le tasse federali. Supponiamo che prima della fine dei 30 giorni Chrysler salga a 115, avresti un profitto di 5oo dollari… Puoi vendere tutte le Chrysler a 115 dovendole pagare solo 110! Ma se le Chrysler vengono vendute a 115 dopo soli dieci giorni che le hai “comprate” (cioè dopo dieci giorni che hai sottoscritto il contratto calls), e tu hai motivo di credere che il trend positivo continuerà, allora aspetterai: solo poco prima dello scadere dei 30 giorni, potresti trovarti a vendere a 120 dollari (con un guadagno di 1,000 dollari). D’altra parte, se dopo che le hai fermate a 110 dollari vedi che non c’è profitto (magari stanno sempre a 110 o a meno…) tu non concludi il contratto perdendo solo quel che hai pagato per il Call (caparra…).







PUT è un’opzione o un accordo con una controparte dalla quale tu “compri” la possibilità di consegnare lo stock ad un prezzo fissato entro 30 giorni, dopo che hai comprato il PUT.

Un PUT ti costa 137,50 dollari per 100 shares (quote). Esempio:



Chrysler sta vendendo a, diciamo, 105 e tu credi che scenderà ancora, compri un PUT a 30 giorni a 100 dollari per il quale paghi 137.50 dollari. Questo vuol dire che quando Chrysler andrà sotto i 100 tu sarai nella condizione di essere “short” (quasi) 100 quote a quel prezzo, perché la controparte dalla quale comprasti deve prendere da te 100 quote a quel prezzo ogni volta che gli dai le azioni entro i detti 30 giorni.

Diciamo che Chrysler va a 95. Tu puoi comprare 100 quote quando va a 95 ed aspettare la fine dei 30 giorni. Nel frattempo se Chrysler va a 105, dandoti 10 punti di profitto, tu potresti venderle! Quindi se alla fine del periodo quando l’opzione si estinguerà, se Chrysler vale sopra i 100, tu avrai tratto profitto dallo stock che hai comprato contro il PUT e semplicemente lascerai spirare l’opzione senza consegnare. Ma, se non tratti (le azioni non scendono particolarmente….)/ speculi e il prezzo scende, diciamo a 90 alla fine del periodo, allora tu comprerai 100 quote (ad un prezzo inferiore!!) consegnandolo alla controparte (con un bel profitto di 1,000 dollari).





PUTS e CALLS sono perfettamente sicuri, perché ogni Put e ogni Call venduti da un affidabile broker che tratti Put e Call (cioè da un mediatore che faccia queste operazioni), avrà l’avallo di un membro della borsa di New York il quale è totalmente affidabile e ti consegnerà quanto tu avrai contrattato e opzionato.



Inoltre, per precisare ulteriormente, quando compri un Call in borsa tu sei sul mercato proprio come se avessi comprato, solo che il tuo rischio è limitato. Ancora, se compri un PUT su uno stock, vuol dire che sei corto sul prezzo al quale lo hai comprato, ma non devi alzare alcun margine o sopportare perdite, ad eccezione del prezzo del Put. Dunque se scende sotto il prezzo al quale tu hai comprato il Put, tu fai soldi proprio come se avessi fatto una speculazione a breve.





Quando compri nello stesso stock sia Puts che Calls il contratto si chiama SPREAD (estensione). Esempio:



Chrysler sta vendendo le sue azioni a 100 e tu sei in dubbio se salirà o scenderà, ma vuoi approfittare di ogni possibile movimento quando avverrà. Così comperi un Put a 96 e un Call a 104. Diciamo che il mercato scende…scende a 95…esita e poi pare scendere nuovamente. Allora compri 100 quote di Chrysler, sapendo che se continuasse a scendere non potresti perdere poiché hai un Put a 96. Poi il mercato inizia a salire…continua e, prima dei 30 giorni, Chrysler arriva a 110. Così avresti 6 punti di profitto (hai comprato a 104). Hai ancor alo stock (comprato a 96). Ora: puoi vendere 200 quote e “call for” (cioè opzionare un Call) 100 di quelle a 104, il che ti darà un profitto sul Call e il tuo Put si estinguerà costandoti le spese contrattuali, senza che tu ti sia poi esposto in modo rischioso.



Gli “Spreads” spesso possono essere comprati molto “vicino” al mercato quando stai comprando un Put e Call dallo stesso uomo. Su alcuni stock puoi comprare Spreads pagando un premium addizionale. Come regola, comprare contratti Spread non è molto redditizio ad eccezione che per stock molto attivi sul mercato, i quali hanno fluttuazioni molto vaste durante i 30 giorni, dandoti la possibilità di operare sia in Put&Call durante il mese. Come minimo, comprando uno Spread, se lo stock varia di 10 o 15 punti o più in entrambe le direzioni, sei comunque sicuro di far soldi. Tuttavia, non è sempre raccomandabile spendere tanto quanto costa uno Spread a meno che il mercato non appaia davvero molto attivo e tu stia trattando stocks di alto prezzo.



George W. Butler &Co., brockers di contratti Put&Call, danno questa definizione: “Un Put è un contratto negoziabile col quale il contraente può mettere sul mercato una certa sicurezza ad un prezzo specifico “on/or before” (ad una certa data o prima…) una certa data. Un Call è l’opposto. Uno Spread è un Put+un Call. Il Premium è la somma pagata per un Put, per un Call o per uno Spread. Il Maker è colui il quale vende Puts, Calls o Spreads. L’Endorser è una ditta della borsa di NewYork che garantisce un contratto- Put, -Call o –Stock avallandolo come si fa con un assegno. Dal punto di vista assicurativo questa prerogativa è considerata di gran valore.






COME VENGONO VENDUTI I PUTS & CALLS?



Puts&Calls vengono venduti da traders (operatori del commercio) e grossi operatori che ne fanno un business fuori e dentro il mercato vendendo Puts o Calls sugli stocks che hanno comprato e/o venduto; ma Puts e Calls sono sempre avallati da membri della N.Y Stock Exchange (borsa di New York). Normalmente P&C vengono venduti parecchi punti fuori del prezzo di borsa: un Call ti costa 142.50 dollari e la lontananza dal prezzo di mercato dipende dall’attività dello stock (della merce) e dalle condizioni di mercato. Un Put funziona al contrario: tanti punti lontano dal prezzo cui il mercato vende quello stock quel tal giorno, dipendono dal prezzo dello stock e dall’attività del mercato. Tuttavia, spesso traders che trattano di P&C, li vendono al prezzo di mercato in cambio di un premium addizionale (cioè ti costerà di più…). Per esempio:



Douglas Aircraft potrebbe essere quotata 56, ma pagando un premium di 300 dollari al venditore tu potresti comprare un Call o un Put Su Douglas per i soliti 30 giorni a 56, così quando scende o sale di tre punti dal prezzo al quale hai comprato il Call o il Put, tu avrai indietro i soldi spesi in più e, se salisse o scendesse per più di tre punti avresti un profitto netto sul prezzo pagato per il privilegio (di avere la quotazione pari a quella del mercato nel giorno di contrattazione).





Di regola io suggerisco di comprare Puts o Calls con rischio limitato al prezzo di 142,50 dollari per 100 quote per ogni Call o 137,50 dollari per 100 quote per un Put, comprando a quotazioni leggermente diverse da quelle del mercato.






PERCHE’ VENGONO VENDUTI I PUTS & CALLS?



Qualcuno potrebbe porre questa domanda…

Ma se c’è la possibilità di avere larghi profitti a basso rischio comprando Puts&Calls perché speculatori sani di mente non se li tengono per se?!



Spesso un commerciante fuori dal mercato desidera comprare partite di merci se il loro valore scende di 4 o 5 punti, così ti venderà un Put sullo stock 3 o 4 punti fuori della quotazione attuale e tu gli pagherai il premium di 137,50 dollari; poi se lo stock cala al livello al quale lui desidera comprare, tu gli consegni lo stock. D’altro canto, spesso questi grossi traders (commercianti) hanno accumulato una gran quantità di merce dalla quale già hanno tratto profitto e pensano di vendere, una parte o tutto, con un Call 5 o 10 punti sopra la quotazione attuale, così che se il mercato avanzasse di qualche punto (5, 10 o più) ne trarrebbero ulteriore vantaggio. Un’altra ragione per la quale desiderano vendere è per avere liquidità: tanto un Put o un Call li protegge dal punto di vista del rischio tanto quanto protegge te. Supponiamo ti vendano un Put: il mercato inizia a scendere velocemente e pare scenderà ancora… laddove tu avrai un profitto, loro avranno venduto a breve, cioè a breve avranno realizzato il loro margine di guadagno e avranno liquidità.

E’ un business perfettamente legittimo un po’ come i business di natura assicurativa, conveniente sia chi vende sia a chi compra.






TEMPI DEI CONTRATTI DI PUTS & CALLS



Di norma puoi comprare Puts&Calls che valgono/durano 7 giorni, due settimane, 30 giorni e, talvolta anche a 60 o 90 giorni. Però la maggior parte di quanti trattano abitualmente il business di vendere Puts&Calls non trattano quelli che durano più di 30 giorni. Tuttavia, tu puoi sempre chiedere al tuo broker o alla controparte di informarsi su cosa si possa comprare con Puts&Calls a 30, 60 o 90 giorni; se quanto ti viene prospettato ti interessa puoi scegliere di trattare.



Il mio consiglio è:

farai più soldi comprando Puts&Calls a 30 giorni, perché a 7 o a 14, a meno che il mercato non sia proprio molto attivo, rischi di doverti accontentare di un profitto minore. Tuttavia, quando compri P&C a 7 o a 14 giorni, paghi un premium inferiore che per quelli a 30 giorni. Il premium per un P&C a 7 giorni è di 62,50 dollari; per due settimane è di 87,50 dollari.




COME COMPRARE PUTS & CALLS



Se vivi fuori New York, puoi dare ordine ad un broker locale, il quale comprerà per tuo conto P&C avallati da una ditta della borsa di New York. Poi, quando vorrai potrai dare ordine di vendere/comprare e il broker si occuperà per te dell’affare. Tratta sempre con broker iscritti all’albo o membri della borsa di New York!





L’unità base di commercio per Puts&Calls sono 100 quote, ma potrai sempre comprare lotti aggiuntivi o mezze unità (50 quote) di Puts&Calls. Diffida di broker che non siano iscritti all’albo, che non siano membri dell’associazione dei brokers e dealers in P&C, se ti offrono P&C non avallati da una ditta della borsa. Ci saranno sempre brokers esterni che tenteranno di venderti P&C molto vantaggiosi….con scarti di 10 o anche 25 punti dalla quotazione di mercato: ma non ti offrono garanzie!




BROKERS CHE TRATTANO PUTS & CALLS



Ci sono molti broker a New York che trattano P&C: comprano e vendono su commissione ed hanno l’avallo della borsa di New York. Puoi trattare con loro direttamente o tramite un tuo broker. I nostri sottoscrittori ci chiedono spesso di raccomandare loro un broker affidabile. Noi abbiamo fatto affari con George W. Butler & Co., 20 Broad Street, New York City, negli ultimi 25 anni. Sappiamo che sono onesti e coscienziosi e vi forniranno servizi affidabili e sempre avallati dalla borsa di N.Y. La George W. Butler & Co. è stata fondata 40 anni fa ed è una associata del Put & Call Brokers & Dealers Association, Inc. Se desideri mandare ordini di acquisto per Puts&Calls puoi (…)



(MANCA PAG. 6!!!)



(Vado con la 7…)



(…) suo rischio è sempre limitato. Un altro vantaggio è che salva i pagamenti di interessi. Se compri un Call e il mercato si muove a tuo favore, per 30 giorni non devi pagare alcun interesse finché tu non chiami (CALL FOR) perché lo stock venga consegnato al tuo conto.



La Security Exchange Commission ha deliberato che venga richiesto un 55% di anticipo per comprare stocks, dunque è un gran vantaggio comprare Puts&Calls. Per esempio:



Se vuoi comprare 100 quote di uno stock che vende a 100 dollari per quota, dovresti anticipare 5,500 dollari per comprarlo; ma invece di anticipare tanti soldi puoi comprare un Call su quello stock, per esempio della durata di 30 giorni aspettandoti un movimento in su di 5 punti, il quale ti costerà 142,50 dollari. Se lo stock sale durante i 30 giorni fino a darti 1,000 dollari di profitto tu avrai riavuto il prezzo del premium. Invece se compri anticipando il 55% (5,500 dollari) un profitto di 1,000 dollari ti farà ritornare il 20% del capitale netto ( ma potrebbe anche essere crollata la borsa e tu saresti lì a domandarti se vendere o aspettare magari rischiando tutto il capitale).



COME USARE I PUTS & CALLS INVECE DEGLI ORDINI “STOP LOSS”



Un altro vantaggio di comprare P&C è quello di proteggere lo stock che hai già comprato o che ti scarseggia. Quando i mercati sono molto “selvaggi” e attivi ed eventi inattesi accadono, gli stocks spesso perdono o acquistano rapidamente: è già successo in passato e ancora succederà in futuro…in questi casi tu vorresti essere protetto contro le perdite. Puoi usare uno “stop loss order” (ordine di fermare le perdite: in senso letterale….), inmodo che, se lo stock dovesse perdere 3, 4 o 5 punti dopo il tuo stop, lo stock verrebbe venduto sul mercato. Se tu avessi 100 quote di Chrysler comprate a 100 e queste scendessero arrivando a 97 e tu dessi l’ordine di “stop loss” a 95, ma nella notte per cause non prevedibili calassero e all’apertura le trovassi quotate a 90: il tuo stock verrebbe venduto a 90 e tu perderesti 5 punti più di quelli che ti eri aspettato di perdere impartendo l’ordine di “stop loss”. Se invece di impartire l’ordine “stop loss” quando Chrysler era a quota 100, tu avessi comprato un Put a 95, quando poi lo stock avesse anche aperto a 90 o continuato a 80, tu l’avresti protetto a 95 (consegnandolo o risolvendo di aspettare) perdendo solo il premium.



Rovesciamo la posizione. Supponiamo che tu abbia un po’ di Chrysler a quota 100 con uno “stop loss” sullo stock a 105. Se l’evento inatteso causasse un rialzo a 110 il tuo ordine di “stop loss” sarebbe stato eseguito 5 punti oltre quel che ti aspetti e tu perderesti 500 dollari o 5 punti più di quel che ti aspetti. Ma se invece del solo ordine di “stop loss” tu avessi un Call sullo stock e Chrysler aprisse 5 punti sopra il tuo ordine di stop loss una qualche mattina, il Call ti proteggerebbe perché avresti un contratto per comprare lo stock ad un prezzo sul Call e potresti quindi consegnarlo.



Così puoi usare P&C come fosse una sorta di assicurazione per le tue altre operazioni di borsa, li usi cioè per limitare il rischio di eccessive oscillazioni, limitando la tua perdita al premium, quando vuoi avvantaggiarti di uno stock che pensi potrebbe avere movimenti rapidi in un senso o nell’altro.




QUANDO COMPRARE PUTS & CALLS?



Il momento giusto per comprare P&C è quando il mercato è molto attivo (e il titolo in questione pure) o si hanno chiari segnali di una prossima attività. Puoi determinare quando comprare P&C e su quali stock sottoscrivere P&C leggendo, studiando e applicando le regole spiegate sul mio libro “Truth of the Stock Tape, Wall Street Stock Selector and New Stock Trend Detector”.



Ti darò qui di seguito alcune regole che ti aiuteranno a determinare il momento giusto per comprare P&C:



1^ regola: Compra Calls se il prezzo è sceso molto o moltissimo (risalirà….), oppure compra lo stock se il prezzo è molto basso e compra Puts (su quello stock) che ti proteggeranno nel caso in cui lo stock dovesse avere un vero tracollo. Con ciò intendo che se uno stock ha raggiunto un livello basso, poi avanzerà; se mesi dopo scende di nuovo e torna a quel livello avrà fatto quel che in gergo si chiama un double bottom. Se ciò accade nuovamente i bottom saranno tre!!



Stesso ragionamento per azioni che salgono. Compra Puts per doppi o tripli balzi positivi (se salgono), o vendi lo stock a breve e compra Calls a protezione in caso lo stock dovesse sorpassare il vecchio tetto massimo.



E’ sempre meglio, quando gli scambi sono molto vivaci e veloci, aspettare diverse settimane, se non mesi nel caso in cui i movimenti siano in salita, prima di decidersi a comprare Puts&Calls, così da dare allo stock il tempo di completare il suo ciclo di movimenti. Puoi facilmente capire i movimenti se guardi a quelli del passato (per lo stesso titolo).



2^ regola: Compra Calls quando si superano i vecchi livelli. Se uno stock sta per settimane, mesi o anni in una ristretta gamma di oscillazioni intorno al top, come dico nel libro, quando poi rompe il precedente top sta ad indicare l’inizio di un periodo di attività. Quello è il momento di comprare un Call, come dimostrerò in un esempio più tardi.

Capovolgi la regola: quando uno stock rimane per un lungo periodo ad un basso livello, poi rompe il limite, allora compra Puts o vendi lo stock a breve e compra Calls come protezione.



3^ regola: Se uno stock avanza fino al top che aveva già raggiunto molti mesi prima o molti anni prima, ma fallisce il superamento di questa soglia, poi avrà una reazione; zigzagherà facendo un top più basso: questo è il momento di vendere lo stock a breve e di comprare un Call a protezione in caso lo stock vada più su. Potresti anche comprare un Put a 30 giorni perché se il top è un top finale (cioè non è il primo…nemmeno il secondo!) lo stock inizierà un lungo declino.

Capovolgi la regola: dopo un lungo declino…Se lo stock fa un secondo o un terzo declino dopo molte settimane o mesi, ciò preannuncia una risalita: è il momento di comprare un Call o di comprare lo stock e un Put a protezione.



4^ regola: Quando lo stock rimane per molti mesi intorno alla stessa quotazione, ma non supera un top, puoi comprare un Put e lo stock quando esso comincia a mostrare segni di attività, oppure compri un Call non appena l’attività tende a salire.

Capovolgi: se uno stock rimane per molti mesi intorno al livello top, ma fallisce il suo superamento, compra un Put quando l’attività verso l’alto comincia o compra un Call e vendi a breve.







5^ regola: Dopo che uno stock è aumentato tanto da aver superato di diversi punti un top al quale era fermo da settimane o mesi, in genere torna al vecchio top: a questo punto tu devi comprare un Put e una quota dello stock, oppure comprare uno o più Calls.

Capovolgi la regola in caso di mercato preda di speculatori al ribasso (Bear market)….Quando la quotazione di uno stock rompe un vecchio livello minimo (bottom) e va al di sotto di parecchi punti, poi recupera nuovamente verso il vecchio livello minimo, compra Calls e vendi la quota entro breve tempo, oppure compra Puts.



6^ regola: In un mercato al rialzo (Bull market), quando il trend (andamento) è in rialzo, tu aspetta (prima di reagire) che sia salito di 5, 10 o 12 punti, quindi compra Calls, oppure compra una quota e assicurala comprando anche Puts.



In un Bear Market aspetta il recupero delle quotazioni di 5, 7, 10 o 12 punti, quindi compra Puts, oppure vendi a breve la tua quota proteggendoti con un Calls.





7^ regola: Compra un Call quando uno stock reagisce del 40-50% dall’ultimo avanzamento o compra lo stock e proteggiti con un Puts.



Capovolgi questa regola in caso di Bear Market (con speculazioni al ribasso): Compra Puts quando le quotazioni di una merce recuperano il 40-50% dall’ultimo movimento o compra calls quando oscillano per proteggerti da vendite a breve. Per esempio:

Supponiamo che una quotazione avanzi da 100 a 120. Un declino a 110 sarebbe pari a ½ o al 50% dell’incremento. Se tutto lascia pensare che il mercato è preda di speculazioni al ribasso – i maggiori titoli vanno giù – allora dovresti comprare Puts quando il titolo recupera dal 40 al 50%. Esempio:

U.S. Steel (acciaio USA), marzo, dal 6 all’11 del 1937, raggiunse il top a 126,50 dollari. Dopo un avanzamento di più di 50 punti una grossa reazione era da prevedere: era il momento di comprare un Put. Infatti scese di 14 punti ( 22 marzo), cioè a quota 112,50 dollari. Un 50% di recupero sarebbe a 119, 50 (7 punti). Per questa soglia si doveva comprare un Put. U.S Steel avanzò a 123,50 dollari il 31 marzo dello stesso anno, meglio del 50%, dando una buona opportunità a chi aveva comprato Puts a 30 giorni, i quali resero bene poiché l’acciaio scese di 24 punti in 30 giorni.




QUANDO COMPRARE PIU’ OPZIONI DI PUTS & CALLS SULLO STESSO STOCK?



Supponiamo che uno stock che tu hai superi il livello top, si muova velocemente e mostri un trend al rialzo. Tu hai comprato Calls ed hai avuto profitti con essi nel primo mese. Dopo 30 giorni il trend pare ancora al rialzo e non appena supera il livello top tu compri Calls e puoi proteggere il profitto fatto coi primi Calls comprando Puts sotto il livello di mercato mantenendo il tuo stock originale. Molti fanno ciò quando un movimento di 50, 60 punti avviene in due o tre mesi. Continuano a comprare Calls ogni mese e continuano a tenersi le quote e spesso, poi, comprano Puts per proteggere i loro profitti (invece di scegliere ordini di “stop loss”), così fanno larghi profitti con rischi minimi.




COME TRATTARE “contro” I PUTS&CALLS



Supponiamo che tu compri un Call su azioni della General Motors a 50. Nel momento in cui compri il Call, General Motors vende a 47. Il tuo Call ha una durata di 30 giorni; quando General Motors arriva a 50 aspetta diversi giorni e non far troppo caso, subito, a come vanno le cose: potrai poi vendere le tue azioni (prima che scenda oltre la quotazione a 50) e comunque vada avrai avuto un profitto.

Se avanzano a 55 avresti comunque un profitto di 5 punti sul prezo del tuo Call (se invece avessi venduto subito, raggiunta la quotazione di 50 avresti un po’ di rammarico!!).Queste speculazioni sono dette SHORT TRADE, cioè commercio a breve o scambi a breve (ammesso che 30 giorni sia un periodo breve…).



Eccoti un esempio che parla di un Put…

Supponiamo che Douglas Aircraft stia vendendo intorno a 50 e tu compri un Put su 100 quote a 30 giorni a 46. Douglas scende a 46 o a 45 e pare aver raggiunto il fondo (cioè non scenderà oltre, ti sembra…). Poi approfittare dell’incertezza comprando 50 quote contro il tuo stesso Put a 46: se scende ulteriormente sei tutelato dal primo, se invece sale (e tu non hai ancora venduto il primo) sei tutelato dal secondo!

Se le azioni scendessero di altri 5 punti (entro lo scadere dei 30 giorni, naturalmente), avresti un profitto pari a 5 punti sul tuo Put e potresti consegnare le 100 quote avendo per contro un recupero con le altre 50 che quanto meno ti permetterebbero di non perdere (andresti in pari, eccetto le commissioni pagate per i Puts).



Alcuni astuti traders comprano Puts&Calls, e fanno soldi, “contro” (come descritto nell’esempio appena descritto) gli stessi Put&Call che comprano. Se alla fine del periodo il Put o il Call si estingue senza aver prodotto profitto, loro avranno comunque tratto vantaggio da ciò speculando sulle fluttuazione del mercato (e dei loro stessi investimenti!). Spesso puoi vendere “contro” un Put o comprare “contro” un Call molte volte nei trenta giorni della loro durata, anche se le quotazioni fluttuano solo di due/cinque punti; sarai comunque protetto anche se alla fine il tuo Put o il tuo Call di per sé non ti avranno reso affatto.



Alcuni traders trattano in Puts&Calls in questo modo:

Supponiamo che abbiano comprato un Call su di uno stock a 100 e questo avanza a 110; allora loro comprano un Call a 30 giorni per il livello 110 e quando il primo Call si esaurisce (finiti i 30 gironi) loro non lo vendono (proprio allo scadere!): comprano invece un Put a protezione (nel caso scendesse sotto 110). Vanno avanti così “piramidando” sull’investimento iniziale e non vendendo lo stock fino a che non avranno sentore che il mercato arrivi ad uno stallo.



Ovviamente più il mercato è attivo (anche in ribasso) è più è facile speculare! Tutto molto a breve, comprare e vendere sempre proteggendo il capitale, seguendo il trend (andamento) principale anche per molti mesi. Insomma finché si muove il mercato (in su o in giù, non importa).




SU QUALI STOCK COMPRARE PUT&CALL?



Gli stock si muovono sempre più velocemente se tendono al rialzo, perciò, come norma generale, farai più soldi con Put&Call su stock quotati fra 75 e 150 dollari per quota, ma ci sono momenti in cui potrai comprare dei Calls su merci che vendono fra i 5 e i 10 dollari facendo guadagni sul rischio minimo.



La successiva gamma di prezzo è fra 20 e 36 dollari. In questo intervallo di prezzo puoi comprare Puts&Calls due/tre punti sopra o sotto la quotazione. Dopo che lo stock supera la quota 36-40 dollari per quota comincerà ad oscillare più rapidamente: da qui in poi comprare Put&Call ha già più senso almeno fino a che raggiungeranno la quota 60/75 dollari. Poi potrai rivolgere la tua attenzione ad altri stock della stessa fascia di quotazione.




COME VENDERE PUTS E CALLS



Molte persone sanno come comprare Puts e Calls, ma poche sanno come venderli o sanno davvero come possono fare a venderli ottenendo il premium per l’opzione.



Quando vendi un Put o un Call su di uno stock, tu stai semplicemente dall’altra parte rispetto a quando lo compri e ci sono più vantaggi ad essere in questa posizione, soprattutto in alcuni periodi di vita del mercato.



Supponiamo che tu desideri comprare U.S. Steel. Naturalmente, vuoi arrivare sul mercato e comprare al livello minimo possibile, ma non puoi essere certo che quelle azioni siano al loro bottom level (livello minimo). Per esempio:

diciamo che U. S. Steel sta vendendo a 66 dollari per quota e tu senti che lo compreresti se scendesse a 62. Hai il tuo accout (conto aperto) presso un broker e i soldi in deposito pronti ad essere spesi per l’acquisto. Dai al broker l’ordine di comprarti un Put su 100 quote di U. S. Steel, a 30 giorni---- il quale è sempre sotto il mercato, varia fra un minimo di 2/3 punti ad un massimo di 10/15. Il broker vende il Put sul U. S. Steel a 62 per 30 giorni e riceve 112,50 dollari (accreditato sul tuo account): questo è il premio che ricevi dal compratore. Diciamo che U. S. Steel non scende sotto i 62 entro i 30 giorni. Il Compratore non ti chiederà di vendergli la quota e tu ti terrai le U. S. Steel. Il premium sarà il tuo profitto più facile!



Poi, se ancora vorrai comprare azioni U.S. Steel, puoi vendere un Put su 100 quote, valido 30 giorni, a qualsiasi prezzo, al di sotto del prezzo di mercato, cui il broker possa trovartene uno (un Put…).

In questo caso, diciamo che U. S. Steel stia vendendo intorno a quota 63 e il broker vende il Put per tuo conto a 59, di nuovo ricevendo il premium di 112,50 dollari. U. S. Steel scende poi a 58 e chiude i trenta giorni a 58. L’uomo che ha comprato da te il Put su 100 quote di Steel a 59 rinnova il Put e versa di nuovo il premium.



Supponiamo poi che tu desideri fare 4 o 5 punti di profitto sul tuo U. S. Steel. Dai al broker l’ordine di vendere un Call sullo Steel valido 30 giorni. Lo vende a 64 (e tu ricevi il premium). Se alla fine dei 30 gironi U. S. Steel non ha raggiunto i 64, tu hai ancor alo stock ed hai 375,00 dollari ricevuti e ricavati dalla vendita di Puts e Calls.



Alla fine dei 30 giorni U. S. Steel vende a 63. Istruisci il boker di vendere un Call a 30 girni e lo vende a 67 (accreditandoti il premium). Alla fine dei 30 giorni U. S. Steel vende a 69 e allora l’uomo cui avevi venduto il Call chiede la consegna. Il tuo broker gli darà le 100 quote per 67. Tu dunque vendi a 67 quote che avevi comprato a 59: 8 punti di profitto pari a 800 dollari meno le commissioni e gli interessi e hai ricevuto 450 dollari di premium per i Puts&Calls che hai venduto, che è un profitto extra che non ti ha portato troppi rischi, non tanti quanti avresti corso vendendo e comprando quote rincorrendo quotazioni di mercato.



VENDERE CALLS PER FARE SPECULAZIONI A BREVE



Supponiamo che tu stia pensando che il mercato viaggi verso rialzi che ti permetterebbero guadagni a breve, però non sei certo di quale potrebbe essere il punto esatto, cioè il momento, in cui raggiungerà il vertice. U. S. Steel è quotato 75, così dai al broker l’incarico di vendere un Call su 100 quote a 30 giorni. Lui lo vende a 80, che vuol dire che se U. S. Steel fosse quotato intorno a 80 alla fine dei 30 giorni, il tizio che ha comprato da te il Call lo comprerà da te a 80. Tu avrai guadagnato il premium e i punti che lo U. S. Steel ha guadagnato.



Potresti essere in grado di vendere Calls due volte o anche tre, o cinque o più e prendere il premium prima che in effetti i tizi cui tu hai venduto il Call davvero decidano di comprare la merce.

Dopo che ti è stata chiesta la partita a 80 tu decidi di vendere un Put. Ne ottieni uno a 75, che di per se ti darebbe cinque punti di profitto (oltre al premium). Diciamo che alla fine dei 30 giorni lo stock è quotato 74 e il tizio consegna al tuo broker 100 quote. Così hai comprato 100 quote a copertura della tua posizione-short (a breve): hai tratto un profitto di 5 punti o di 500 dollari, meno le commissioni e le tasse. E allo stesso tempo hai guadagnato 225 dollari extra vendendo Put&Call, senza aver affrontato rischi addizionali.




COME PROTEGGERTI VENDENDO PUTS O CALLS



Sia che tu voglia entrare nel mercato o meno, puoi vendere Puts o Calls e proteggere i tuoi traffici comprando e vendendo lo stock prima che il Put o il Call scadano. Per esempio:

Supponiamo che tu abbia venduto un Call su azioni U.S. Steel a 80 dollari che però in realtà in realtà non hai comprato U. S. Steel (e non sei un rialzista). Quando avanza a 78/79 decidi che non vuoi venderli al ribasso, poiché il mercato sembra molto forte. Per proteggerti compri 100 quote a 79. Quindi, ipotizzando che alla fine dei trenta giorni chiude a 87; l’uomo cui hai venduto il Call ti chiederà la consegna e tu gliele (le quote) devi dare a 80. Hai un punto di profitto, avendole comprate a 79 ed hai il premium (112,50 dollari).



Supponiamo invece che tu venda un Put sul U. S. Steel a 72 per 30 giorni. Poi il mercato si indebolisce e declina rapidamente. Quando raggiunge quota 74 e tu pensi che scenderà oltre, vendi 100 quote a 74. Se continua a scendere e chiude i 30 giorni a quota 69 e il tipo cui hai venduto il Put ti consegna lo stock a 72 permettendoti un guadagno percentuale pari a 2 punti più il premio.



E’ sempre un tuo vantaggio, se hai molte azioni, vendere dei Calls a 30 giorni fino a che davvero poi ti verrà richiesta la consegna delle azioni, perché se hai torto e il mercato va in modo diverso da quello che prevedevi tu, almeno il premium su ogni Call venduto ti aiuterà a coprire eventuali perdite sul valore dello stock.



Quando hai poche azioni, nella maggior parte dei casi vendere Put a 30 giorni ti permetterà di fare un po’ di soldi, perché se il mercato scende (come spesso accade) e non raggiunge la quotazione del Put, tu non avrai in effetti venduto, ma avrai fatto soldi col premium. Potrai rivendere un Put!



Conosco molti traders che, quando hanno molte azioni o hanno comprato e vogliono tutelarsi, vendono Calls ogni 30 giorni e talvolta lo fanno per mesi e mesi prima di arrivare davvero a vendere lo stock. In quel tempo loro fanno almeno un punto di profitto al mesi vendendo Call ogni 30 giorni.




COMPRARE UN PUT E VENDERE UN CALL ALLO STESSO TEMPO



Supponiamo che tu compri U. S. Steel a 60 e vuoi essere protetto e limitare le perdite. Allora dovrai comprare un Put, a trenta giorni, a 57 cioè tre punti sotto il tuo prezzo di acquisto. Allo stesso tempo vendi un Call a 65. Questo determinerà solo una lieve differenza fra il prezzo pagato per il Call e quello del Put (esposizione minima). Dovesse capitare l’inaspettato e novità non favorevoli dovessero causare il declino delle azioni U. S. Steel con chiusura a 50 alla fine dei trenta giorni, tu sarai comunque fuori mercato a 57, perché puoi vendere in ragione del Put. Questo è quello che noi definiamo vendere un Put o un Call “on one side” del mercato per fare soldi che ti proteggono da eventuali perdite “on the other side” (cioè da una parte la tua azione è in perdita ma dall’altra recuperi, almeno un po’).




CONCORDARE LA VENDITA DI PUTS E CALLS



Puoi fare in modo di vendere Puts e Calls mettendoti in contatto con il tuo broker. Ogni società di mediazione membro della New York Stock Exchange può avallare Puts e Calls. Molte società, tuttavia, non trattano questo tipo di affari, ma il tuo broker potrà certamente raccomandartene una che sarà lieta di avallare Puts e Calls che tu vorrai redigere. Se il tuo broker non ti può essere di aiuto in questa faccenda, puoi contattare una società membro della Put and Call Dealers Association.



Per vendere un Put o un Call è generalmente necessario depositare almeno il 30% del valore dello stock, o in caso di un Call puoi depositare lo stock stesso, così che il broker sarà garantito (in caso lo stock venga in effetti richiesto).



Puts e Calls non vengono venduti solo a 30 giorni, ma anche a 60, 90 e in alcuni casi per periodi più lunghi, in particolare quando il mercato è fiacco o inattivo. Inoltre, invece di vendere con pagamento di un premium solito, spesso vengono venduti per 250 o 300 o 400 o 500 dollari sul mercato; in altre parole, invece di ottenere punti in su o in giù (quotazione), ricevi una somma addizionale in contanti equivalente ai punti.



Il tuo broker o comunque l’associazione cui fai riferimento ti può informare dettagliatamente circa i prezzi e le quotazioni i dettagli per trattare tali transazioni.



Se leggerai “HOW TO MAKE PROFITS TRADING IN PUTS AND CALLS” e completi le informazioni date studiando le quotazioni di alcuni titoli attivi, dovresti essere capace di proteggerti e anche di operare con profitto comprando e vendendo Puts e Calls.





W. D. GANN





Febbraio 1941

24/05/10

le 10 regole di templeton

Massima Numero 1: “Investi per Guadagnare”
Il vero obiettivo per ogni investitore deve essere la massimizzazione del rendimento netto.

Massima Numero 2: “Tieni la Mente Aperta”
Non investire sempre nella stessa tipologia di strumenti o con la stessa strategia. Cerca di essere flessibile, aperto di mente e critico nella scelta. I migliori risultati di lungo periodo si ottengono solo favorendo quei titoli o quegli strumenti che gli altri non sono in grado di apprezzare, e affinando sempre i criteri di scelta degli stessi.

Massima Numero 3: “Non Seguire mai la Folla”
Se compri gli stessi titoli degli altri anche i tuoi rendimenti saranno i medesimi. E’ impossibile guadagnare di più non differenziandosi dalla maggioranza.
Se sei così coraggioso da comprare quando gli altri sono disposti a vendere e vendere quando gli altri sono ansiosi di comprare otterai la migliore gratificazione.


Massima Numero 4: “Tutto Cambia”
I mercati non sono sempre in discesa, nè in salita. I prezzi dei titoli tornano a salire da 1 a 12 mesi dopo aver raggiunto il loro punto minimo e viceversa. Se un settore industriale o un tipo di titolo diventa popolare tra gli investitori, questa popolarità si dimostrerà sempre temporanea e quando passa può non tornare per molti anni.

Massima Numero 5: “Evita le Mode”
Quando un metodo di selezione di titoli diventa popolare cambia con metodi non utilizzati dagli altri.
Troppi investitori che comprano gli stessi titoli possono erodere i margini di guadagno anche del miglior metodo di selezione o della migliore formula di market timing.


Massima Numero 6: “Impara dai Tuoi Errori”
“Questa volta è diverso”: sono tra le 4 parole più costose della storia dei mercati.

Massima Numero 7: “Comprare durante Periodi di Pessimismo”
I mercati “toro” nascono dal pessimismo, crescono con lo scetticismo, maturano nell’ottimismo e muoiono sull’euforia. Il periodo di massimo pessimismo è il migliore per comprare, e il periodo di massimo ottimismo è il migliore per vendere.

Massima Numero 8: “Vai a Caccia di Valore e Affari”
Troppi investitori si concentrano sulle previsioni e sui trend. Tuttavia si guadagna di più ricercando il valore.
Nei mercati finanziari, l’unico modo di fare un affare è comprare quello che la magioranza degli investitori sta vendendo.


Massima Numero 9: “Ricerca in Tutto il Mondo”
Se ampli i tuoi orizzonti e guardi in tutto il mondo, troverai più e migliori occasioni e, diversificando, diminuirai i tuoi rischi.

Massima Numero 10: “Nessuno sa Tutto”
L’investitore che ha tutte le risposte magari non capisce nemmeno le domande.

Per scaricare la Brochure delle massime cliccate qui
Il consiglio che vi posso dare, e che dovrei seguire anch’io!, è di leggere e rileggere queste righe.
Con affetto, il vostro adorabile Promotore di Quartiere.

fonte      http://www.hypertrader.eu/blog/varie/05/21/le-10-regole-di-templeton/
www.finanza.com
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