06/02/15

da tradingproacademy

Trading Pro Academy Home / Blog / Trading 24h al giorno? NO GRAZIE!!! Trading 24h al giorno? NO GRAZIE!!!
 Scritto da: Jonathan in Blog TPA SESSIONI: QUANDO TRADARE?

 Uno dei punti cardine della Trading Pro Academy è guardare cosa dice il prezzo e cercare di capire cosa ci sta dicendo, come fosse una persona che parla una lingua straniera. Banalmente per parlare con qualcuno preferiremo situazioni in cui è vigile e attento ai momenti in cui dorme o è impegnato a fare altro.

Tutti sappiamo che tradare ad esempio EUR/USD durante la sessione asiatica (da mezzanotte in poi in Italia) è quasi una perdita di tempo perché il prezzo si muove pochissimo, quindi rifacendoci alla metafora del cambio “umanizzato” possiamo assumere che stia dormendo e ci darà ben poche informazioni nell’immediato, pur fornendoci dati preziosi per la sessione successiva: infatti i livelli della sessione asiatica, soprattutto quelli estremi di massimo e minimo, spesso funzionano da zone di reazione nella sessione londinese.

In realtà questo concetto funziona anche per le altre sessioni, se abbiamo un’ottica intraday e pur non essendo una legge inconfutabile (e nel trading non ce ne sono, fatta esclusione per il comandamento “IL PREZZO HA SEMPRE RAGIONE”) ha una valenza statistica molto alta.

Continuando l’osservazione del mercato durante la giornata si può notare come si muove il prezzo nel Forex tra i momenti cardine della giornata che sono nell’ordine

 Apertura di Francoforte                    (FO)     08:00
 Apertura di Londra                               (LO)     09:00

 Pausa pranzo                         (calo volume) 12:30-13:00

 Apertura forex New York               (NY) 14:00-14:30
 Apertura indici USA                      (NY) 15:30

 Chiusura Londra ed Europa   (calo volume) 17:30-18:00 

 Possiamo notare come tra l’apertura di Francoforte e Londra si instauri un’inversione di quanto successo nella sessione asiatica, che all’apertura di Londra verrà invertito instaurando un trend primario per la mattinata. 

Dalle 12:30 alle 15:30 si verifica un calo di volume perché i trader istituzionali vanno in pausa, mentre molti trader retail si mettono davanti allo schermo.

 Il calo di volume dà vita ad una inversione minore di quanto successo in mattinata e persiste fino alle 14:00 quando apre il Forex a New York solitamente generando un trend minore. 

 Tra le 15:00 e le 15:30, in fase di precontrattazione USA, il trend minore viene invertito e infine

 alle 15:30 quando aprono i principali indici americani (Dow Jones, Nasdaq, etc..) sessiomi statisticamente si genera un nuovo trend primario (spesso contrario al trend mattutino) che persiste fino alla chiusura di Londra e delle borse europee attorno alle 17:30

alle 17:30  si verifica un nuovo calo di volume, che possiamo identificare con il nostro mercato “umanizzato” che stacca dal lavoro e va a farsi un aperitivo.

 Da questo momento il mercato tende a lateralizzare, pur dando segni di vita alla ripresa dopo la pausa pranzo americana ma con volumi decisamente bassi. 

Ovviamente queste sono considerazioni statistiche, non un trading system, ma avere dei filtri orari è molto utile per evitare di operare in situazioni potenzialmente pericolose o poco profittevoli. Riassumendo possiamo identificare come orari migliori per via della liquidità elevata e quindi movimenti più affidabili:
                 Il mattino
 tra le 9:00 e le 12:30
                 Il pomeriggio 
tra le 15:30 e le 18:00 
E fingere che il Forex abbia un contratto da 6 ore al giorno spezzato per 5 giorni la settimana, anche se solitamente il lunedì mattina e il venerdì pomeriggio non lavora molto bene. Forse fa dei weekend da leoni…
www.finanza.com
info.gif (242 byte)