16/11/10

I Cicli e l’analisi Ciclica – Parte 1--fonte: csi finanza

I Cicli e l’analisi Ciclica – Parte 1

L’immagine di un mercato che “respira” con un certo ritmo suo tipico, con l’inspirazione che fa salire il prezzo e crea la parte ascendente del ciclo e poi espira creandone la parte discendente, rende evidente l’esistenza di una ciclicità

di csifinanza, 1 novembre 2010, ore 13:11
5 Commenti »
E’ con grande piacere che mi accingo a scrivere questa serie di articoli sull’, un metodo di interpretare i mercati che mi affascina e che ormai da molti anni mi guida nelle mie scelte di trading.
Per parlare di bisogna partire dall’elemento di base, l’essenza di questa tecnica, cioè il ciclo.
La nostra vita è scandita dai , essa stessa è un ciclo caratterizzato da una durata e da una capacità fisica e mentale che disegnano una parabola dalla nascita alla morte.
La storia del nostro pianeta è composta da , basti pensare al succedersi delle ere, in cui a determinare l’evolversi delle condizioni ambientali è il variare della temperatura.
I lunari sono stati alla base di moltissime attività umane e riferimento naturale per misurare lo scorrere del tempo.
Un altro esempio è l’anno solare, un ciclo di 365 giorni generato dalla rotazione della terra intorno al sole, che si ripete “quasi” costantemente nel tempo: al suo interno si può suddividere in 4 identificati dalle stagioni, ogni stagione si può dividere nei mesi che la compongono, i mesi in settimane, le settimane in giorni, scanditi a loro volta dal ciclo luce-oscurità.
E’ chiaro che l’elemento di base in un fenomeno ciclico è il tempo, tempo che misura il periodo del ciclo esaminato: il periodo del ciclo anno solare è 365 giorni; durante lo scorrere di questo tempo però si potrà studiare il variare di una o più grandezze, definendone l’entità, cioè l’ampiezza, in ogni unità di tempo.
In questo esempio si potrebbe misurare il numero di ore di luce per ciascuna unità di tempo, equivalente al giorno, per tutta la durata dell’anno solare.
Ricordiamoci bene queste 3 parole: Tempo, Periodo e Ampiezza.
Tre concetti fondamentali per l’ .
L’applicazione del concetto di ciclicità allo studio dei mercati finanziari è partita in modo formale con che identificò una ciclicità intrinseca nei corsi dei prezzi di borsa e sviluppò una tecnica matematica per studiare tali ciclicità.
In realtà W.D. nella grande vastità e complessità dei suoi metodi, usava già il concetto di vibrazione ciclica propria di ogni sistema, allargandolo dalla fisica e meccanica ai mercati finanziari: ogni indice, azione, future ha un proprio ritmo di variazione del prezzo nel tempo, determinato da proprie caratteristiche intrinseche che il grande trader legava spesso e volentieri ai astronomici.
L’immagine di un mercato che “respira” con un certo ritmo suo tipico, con l’inspirazione che fa salire il prezzo e crea la parte ascendente del ciclo e poi espira creandone la parte discendente, a mio avviso rende evidente l’esistenza di una ciclicità: indagare sulle cause di questa ciclicità sarebbe estremamente complesso e ci porterebbe su strade contraddistinte da opinioni personali confutabili.
Quello che ci interessa è l’analisi di questo fenomeno anche se è innegabile che scoprirne le cause darebbe un vantaggio notevole nell’applicazione del metodo.
Alla prossima
Albymar – Collaboratore del Forum di CSI Finanza

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15/11/10

la volatilita--fonte: borsa e finanza

Volatilità storica: è la volatilità calcolata
sullo scostamento dei prezzi di mercato
dalla sua media utilizzano la funzione
statistica «deviazione standard»;
rappresenta la volatilità passata.
Volatilità implicita: è la volatilità calcolata
dai modelli di stima dei prezzi
delle opzioni inserendo come prezzo
dell’opzione quello battuto dal mercato;
rappresenta la volatilità attesa.
Skew di Volatilità: è la curva che rappresenta
la pendenza delle volatilità implicite
per opzioni call e put out of the
money di una stessa scadenza, una pendenza
negativa della curva indica un
maggior apprezzamento del mercato
verso le put.
Open Interest: numero di contratti
aperti sulla singola opzione, si tratta degli
scambi effettivamente avvenuti da
quando la Borsa di riferimento ha quotato
l’opzione e indica il numero complessivo
e cumulato di posizioni vendute e
comprate per quell’opzione

04/11/10

swing index

ormula:



Io l'ho recuperata dal un bel libro di analisi tecnica di Achille Fornasini,
ma ci sono 2 punti dubbi..... (Se qualcuno mi passa la formula risolvo prima):

1) in pratica quale valore debbo dare al Limit Mover (LM).
Voglio dire è una percentuale è un valore assoluto, io ho provato a dare il valore 10,
ma non so se è il migliore. Chi mi sa aiutare ?

2) La formula è piuttosto complessa, e a mio avviso quella di cui dispongo non e' proprio
esatta perchè non contempla un caso, mi spiego meglio: per risolvere R se nessuna delle
3 condizioni sotto esposte viene soddisfatta, allora cosa imposto ad R ?

FORMULA:

Stabiliamo
C = valore chiusura del titolo al giorno t
O = valore apertura del titolo al giorno t
L = valore minimo del titolo al giorno t
H = valore massimo del titolo al giorno t

C1 = valore chiusura del titolo al giorno t-1 (ovvero il giorno prima)
O1 = valore apertura del titolo al giorno t-1 (ovvero il giorno prima)
L1 = valore minimo del titolo al giorno t-1 (ovvero il giorno prima)
H1 = valore massimo del titolo al giorno t-1 (ovvero il giorno prima)


questa è la formula
SI = 50 * [ N / R ] * [ K / LM ]



per risolvere N ...
N = [C - C1] + 050 * [C - O1] + 0.25* [(C1 - O1]


per risolvere R .....

stabilimo: dove | | indica valore assoluto
A = |H - C1|
B = |L - C1|
C = |C1 - O1|
D = [H - L]

condizione 1) se A > B e se A > D
allora R = A - 0.50 * B + 0.25 * C


condizione 2) se B > A e se B > D
allora R = B - 0.50 * A + 0.25 * C


condizione 3) se D > A e se D > B
allora R = D + 0.25 * C


per risolvere K...
K = al massimo tra |H - C(t-1)| e |L - C(t-1)|



per risolvere LM ...
LM = l'escursione massima al rialzo al ribasso concessa dalle regole CONSOB
marioveronese non è connesso  

To use this application , the following formula is used :
SI(i) = 50*(CLOSE(i-1) – CLOSE(i) + 0,5*(CLOSE(i-1) – OPEN(i-1)) + 0,25*(CLOSE(i) – OPEN(i)) / R)*(K / T)
ASI(i) = SI(i-1) + SI(i)
Where:
SI (i) — current value of Swing Index technical indicator;
SI (i – 1) — stands for the value of Swing Index on the previous bar;
CLOSE (i) — current close price;
CLOSE (i – 1) — previous close price;
OPEN (i) — current open price;
OPEN (i – 1) — previous open price;
R — the parameter we get from a complicated formula based on the ratio between current close price and previous maximum and minimum;
K — the greatest of two values: (HIGH (i – 1) – CLOSE (i)) and (LOW (i – 1) – CLOSE (i));
T — the maximum price changing during trade session;
ASI (i) — the current value of Accumulation Swing Index.

The formulae leads to a daily value that lies between -100 and +100.
Signals
These rules apply only to the ASI and must be correlated with the price action point. 
Buy Signal: Upside Breakout â?? ASI exceeds a previously significant High Swing Point 
Sell Signal: Downside Breakout â?? ASI drops below a previously significant Low Swing Point 
Rispondi citando

02/11/10

Il Metodo Profste I Principi fondamentali dell'Analisi Tecnica I Pattern di ritracciamento 6-OUT Holy Grail Short Skirt

Il Metodo Profste
Trading - Metodologie di Trading
Indice Articolo
Il Metodo Profste
I Principi fondamentali dell'Analisi Tecnica
I Pattern di ritracciamento
6-OUT
Holy Grail
Short Skirt
Tutte le pagine
Oggi ho avuto di nuovo l'occasione di incontrare Stefano Bargiacchi grazie ad un altro seminario gratuito organizzato presso Trading Library.
Diversamente dagli altri incontri, avvenuti tutti a "digiuno" di competenze di base, questa volta sono arrivato un pò più preparato, motivato ad assimilare contenuti, e soprattutto a carpire ciò che di utile potevo imparare per iniziare ad operare in simulazione.
Fortuna ha voluto, che, oltre alla presentazione della piattaforma T-3 di Intesa Trade, il buon Profste abbia anche dispensato Scienza, esponendo in maniera chiara, concisa e pratica il suo metodo di lavoro, che ora, più per utilità mia, e senza la presunzione di riassumere perfettamente e senza errori o imprecisioni i concetti e le tecniche che ho avuto il privilegio di imparare oggi.

Il Metodo profste si basa sui 4 Principi fondamentali dell'analisi Tecnica, enunciati ad inizio del secolo scorso da Dow, Rhea e Schabacker:
  1. Un trend con forte momentum ha più probabilità di proseguire che non di invertirsi.
    Andrebbe definito meglio il concetto di trend e di momentum (spinta) che è in grado di prevedere la direzione del trend. Derivata del Prezzo ? (Carina questa, bisognerebbe costruire un indicatore chela esprima). Risultante delle due forze Buy/Sell ?
  2. I trend terminano spesso con un climax, cioè con un'euforia o una capitolazione.
    Andrebbero mostrati degli esempi grafici
  3. Il momentum precede i prezzi.
  4. Il mercato alterna spesso fasi di espansione di range a fasi di contrazione di range.
    Operativamente questo si rileva ad esempio con una seduta con candela lunga seguita da un'altra con candela corta, o meglio ancora, da una SERIE di sedute caratterizzate da candele corte seguita da una SERIE di candele lunghe.
    Andrebbero mostrati degli esempi grafici

Profste utilizza tre metodi per decidere l'entrata in un trend già cominciato.
I presupposti comuni per l'utilizzo di questi metodi sono:
  1. Trend stabilito: questi pattern vanno ricercati SOLO all'interno di un trend già esistente ed evidente. Non hanno validità alcuna in fasi di mercato laterale, o in trend non definiti.
  2. Impulso iniziale: il trend deve cominciare in maniera decisa; operativamente si deve rilevare una lunga candela (possibilmente senza shadow) all'inizio del trend stesso.
  3. Ritracciamento: si deve attendere un ritracciamento del trend prima di valutare l'eventuale entrata. Se non si rileva un ritracciamento, nessuno di questi pattern è applicabile.
    Inserire esempio grafico di ritracciamento.
Prima ancora di stabilire i criteri per la determinazione del punto di entrata, è ragionevole determinare i criteri per la determinazione dello Stop Loss, del Primo Target e del Trailing Stop e del Risk Reward
  • Stop Loss: per tutti e tre i pattern, lo Stop Loss è da posizionarsi in prossimità dell'estremo del ritracciamento (in caso di trend al ribasso, sopra il massimo del ritracciamento, in caso di trend al rialzo, sotto il minimo del ritracciamento)
    Inserire esempi grafici
  • Primo target: anche in questo caso, per tutti e tre i pattern, il primo target da raggiungere è comune, ed è rappresentato dal retest dell'impulso, cioè dall'estremo dell'impulso che ha dato inizio al trend (nel caso di trend ribassista, il minimo della prima lunga candela all'inizio del trend, in caso di trend rialzista, il massimo della prima lunga candela all'inizio del tren)
    Inserire esempi grafici
  • Trailing Stop: una volta raggiunto il primo target, qualora si desideri rimanere in posizione e non esercitare immediatamente il take profit, si trasforma questo target raggiunto in stop loss, in modo da proteggere il livello di profitto raggiunto.
    Inserire esempi grafici
  • Risk Reward: è buona norma effettuare un trade quando il rapporto rischio/rendimento è superiore a 1/2. E' assurdo impegnarsi in un trade n cui si rischia di perdere 100, a fronte di una possibilità di guadagno inferiore a 200, o addirittura inferiore a 100 !!!
I tre metodi di seguito esposti sono:
  • 6-OUT (Alan Farley)
  • Holy Grail (Linda Raschke)
  • Short Skirt (Linda Raschke)


Nella sua semplicità, questo metodo si dimostra spesso molto valido. Nota particolare: è necessario utilizzare un timeframe temporale (consigliato da Profste 15 minuti), NON usare un timeframe n-tick o x-tick (link a profste per n-tick) Stabilito di trovarsi nelle condizioni comuni precedentemente descritte, al verificarsi di un ritracciamento, o di una fase di mercato laterale, vogliamo identificare quale sia il momento, se esiste, in cui il trend riprenderà, per effettuare quindi un'entrata che dia buone probabilità di profitto.
Seguiamo il trend, ed appena si forma la prima candela in direzione opposta la trend, contiamo le successive.
Se dopo sei candele non si esaurisce il ritracciamento, con molta probabilità il trend si è già esaurito. Questo limite delle sei candele è assimilabile ad uno Stop Loss Temporale.
Se invece, dopo un numero dio candele inferiori a 6, il trend riprende, c'è buona probabilità che prosegua almeno fino all'estremod ell'impulso.
Inserire esempi grafici
Quindi l'entrata è da effettuarsi alla prima candela di proseguimento del trend se precedente la sesta del ritracciamento.
Esitono dei criteri, oltre al risk reward, che aumentano la motivazione all'entrata nel trade:
  • Book/Volumi: osservare il book (o se in timeframe daily, osservare i volumi). Il ritracciamento deve effetturasi esprimendo un esaurimento, cioè con un book che si svuota o volumi in controtendenza al ritracciamento
  • Candele: più le candele sono corte e regolari, più il ritracciamento è tipico della situazione da noi cercata. Se addirittura le candele sono di lunghezza smepre più corta e con lunghezza in controtendenza rispetto al ritracciamento, più il segnale di conferma è positivo.


Il metodo Holy Grail utilizza due indicatori particolari:
  • ADX: Avarage Directional Index, in Visual Trader chiamato "Directional Movement", è un indicatore di trend. Proftse consiglia di costruirlo con 14 periodi.
  • EMA 20: Media Esponenziale a 20 periodi
Durante la formazione del trend, si deve osservare il valore dell'ADX: se esso è maggiore di 30 ed è CRESCENTE, allora si può supporre che il trend sia stabilito e sia di adeguata intensità.
Una volta considerato il trend stabilito, si attende un ritracciamento del prezzo in prossimità della EMA20. Se subito dopo si vede un proseguimento del trend, allora può essere opportuno entrare, prevedendo una sua continuazione.
Come precedentemente indicato, il first target sarà l'estremo del ritracciamento e lo Stop Loss ????


Lo short skirt è una versione del 6-OUT applicata al grafico con timeframe 1 minuto.
Si analizza il timeframe a 15 minuti per individuare le condizioni di trend stabilito, con forte impulso iniziale. Si pass apoi al timeframe 1 minuto attendendo un ritracciamento, e si adotta la strategia del six out.
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