30/09/10

from the best trader

Il mio modello


Il modello che ho realizzato si basa su vari elementi di analisi tecnica. Innanzitutto ho creato delle medie mobili a diversi istanti temporali ( a 5,14,25,44,56,68,88,100,200 periodi). Se il prezzo è maggiore di almeno 5 delle 9 medie mobili considerate il modello mi dice di comprare (buy). Oltrettutto il numero che ci fornisce il modello esprime anche la forza del trend in atto. Es. se ci dice 9 su 9 vuol dire che il trend rialzista è molto forte, al contrario se ci dice 0 su 9 vuol dire che il mercato è estremamente debole.
A questo punto ho inserito tutti i valori giornalieri dal 1928 ad oggi per quanto riguarda l'indice americano e valori a partire dal 1999 per quanto riguarda l'indice italiano per fare le varie analisi.
Successivamente ho creato l'oscillatore momentum che mi indica la forza del trend in atto e le probabilità di perdita delle nostre operazioni. Analizzando tutti i valori passati il modello descrive quante volte, in termini percentuali, la borsa sia cresciuta ulteriormente dopo aver realizzato dei guadagni nei giorni precedenti. Faccio un esempio numerico con il quale forse è più facile capire il tutto : il 9 marzo 2009, giorno del minimo della crisi, l'indice italiano era arrivato a 12350 punti, il modello basato sul momentum mi diceva che comprando in quel giorno la probabilità di accumulare perdite sarebbe stata solo dello 0,12%. Questa percentuale ci spiega che solo nello 0,12 % del campione che ho analizzato i prezzi sono scesi in maniera più consistente. In pratica il modello ci dice che raggiunti livelli molto elevati di ipercomprato e ipervenduto, operando con il segno contrario si possono fare ottimi guadagni. Per la cronaca il giorno successivo il 10 marzo l'indice italiano ha guadagnato il 7%, a conferma di quanto detto.
Ovviamente nessun modello al mondo è perfetto ma avere delle Percentuali su cosa è successo in passato può aiutare.
Certo arrivare a situazioni limite come il 9 marzo 2009 è molto difficile, capitano una volta ogni 5-10 anni, per questo motivo applico il modello gia a partire dal 5% di probabilità di perdita con buoni risultati. Volendo rischiare di più si potrebbe iniziare ad applicare già dal 10%.
Essenziale è avere capitale sufficente per mediare le posizioni, nel caso che il modello sbagli inizialmente la previsione di inversione del trend. Ipotizzando di comprare 1000 euro di un etf sull'indice quando la possibilita di perdita è del 5% , si dovrebbe mediare la prima volta con altri 1000 euro quando il modello da un 2,5%-3% di possibilità di perdita. In caso di ulteriori ribassi si dovrebbe aumentare ulteriormente la propria esposizione comprando 2000 euro a prezzi ovviamente più bassi di prima quando la probabilità di perdita scende attorno all'1% e poi avere solo un po di pazienza e aspettare che i prezzi risalgano.
Chiaramente sono solo indicazioni generali , ma in genere posso dire che il modello funziona molto bene, soprattutto quando la volatilià è elevata.

28/09/10

momc

Ogni promessa è debito e quindi.....

Si devono creare le variabili: pds(50,50,1), divi(3,3,1), pdsn(50,50,1), x(1,5,1)

////////////////////////////////////////////////////////////////
///////////////NORMALIZED MOMENTUM TS ///////////////
////////////////////////////////////////////////////////////////

if x=1 then
selprice=open
elsif x=2 then
selprice=high
elsif x=3 then
selprice=low
elsif x=4 then
selprice=close
elsif x=>5 then
selprice=volume
endif

ratio=min(selprice,selprice[pds])/max(selprice,selprice[pds])

if selprice>selprice[pds] then
mom=((2-ratio)*100)-100
else
mom=((ratio)*100)-100
endif

momnorm=(mom-lowest[pdsn](mom))/(highest[pdsn](mom)-lowest[pdsn](mom))*100


if pdsn=1 then
momnorm=mom
endif

pdsmm=round(pds/divi)
MM=TimeSeriesAverage[pdsmm](momnorm)

signal=((momnorm crosses over mm)-(mm crosses over momnorm))

if signal=1 then
if shortonmarket then
EXITSHORT at market nextbaropen
endif
buy 20%CAPITAL at market NextBarOpen
endif
if signal=-1 then
if longonmarket then
sell at market nextbaropen
endif
sellshort 20%CAPITAL at market NextBarOpen
endif
///////////////////////////FINE////////////////////////////////

13/09/10

bettervolume con rsi

Nella versione con RSI avete anche la lettura contemporanea della forza presente sul mercato, questo tipo di RSI si adatta alla scala del volume automaticamente ma ho inserito i controlli per poterlo eventualmente regolare in altezza, è completamente configurabile:

Legenda variabili RSI con valori di default:

Oshift= 30 (è il periodo su cui si calcola la media di riferimento del volume, tale periodo riguarda solo il numero iniziale di barre del vostro grafico storico, cioè se scegliete 30 (default), si intendono le prime 30 barre, non le seguenti 30, percui se all'inizio del vostro storico il volume era particolarmente scarso basterà che aumentiate tale periodo.

Vshift= 5 (è il parametro che regola RSI in altezza sulla scala del volume

period=14 (periodo di calcolo per RSI)

RSIMinimo=20 (la soglia di ipervenduto)

RSIMassimo=80 (la soglia di ipercomprato)

applica a = chiusura (valore su cui si calcola RSI)

ed ecco i codici:

Versione Solo volumi:

/////////////////////////////////////////////
vv1=volume
vv2=range*volume
if range<>0 then
vv3=volume/range
endif
vv4=average[100](vv1)
if vv1=lowest[20](vv1) then
lowvol=vv1
else
lowvol=0
endif
if vv2=highest[20](vv2) then
climax=vv1
else
climax=0
endif
if vv3=highest[20](vv3) then
chum=vv1
else
chum=0
endif
if vv2=highest[20](vv2) and vv3=highest[20](vv3) then
chumclim=vv1
else
chumclim=0
endif
if vv3=lowest[20](vv3) then
lowchum=vv1
else
lowchum=0
endif
return vv1 coloured(0,204,204) as "volume",lowvol coloured(204,204,0) as "Low-V Low-R",climax coloured(255,0,0) as "climax High-V High-R",chum coloured(0,204,0) as "High-V Low-R",lowchum as "Low-V High-R",chumclim coloured(204,0,204) as "climax High-V Low-R",vv4 as "average"


//////////////////////////////////////////////////////////////////////

versione modificata con RSI

//////////////////////////////////////////////////////

REM Parametri: Oshift=30 Vshift=5 period=14 RSIMassimo=80 RSIMinimo=20

////////////////////////////////////////////////////
vv1=volume
vv2=range*volume
if range<>0 then
vv3=volume/range
endif
vv4=average[100](vv1)
if vv1=lowest[20](vv1) then
lowvol=vv1
else
lowvol=0
endif
if vv2=highest[20](vv2) then
climax=vv1
else
climax=0
endif
if vv3=highest[20](vv3) then
chum=vv1
else
chum=0
endif
if vv2=highest[20](vv2) and vv3=highest[20](vv3) then
chumclim=vv1
else
chumclim=0
endif
if vv3=lowest[20](vv3) then
lowchum=vv1
else
lowchum=0
endif

REM RSI

rialzo=MAX(0,Customclose-Customclose[1])
ribasso=MAX(0,Customclose[1]-Customclose)
mmRialzo=wilderaverage[period](rialzo)
mmRibasso=wilderaverage[period](ribasso)
RS=mmRialzo/mmRibasso
mioRSI=100-100/(1+RS)

avolume=average[Oshift](volume)

If Barindex
mioRSI2=undefined
else
avolume=avolume[1]
mioRSI2=((mioRSI/100)*Vshift)*avolume
endif

avRSI=average[period*2](mioRSI2)
mRSI=avolume*(Vshift/2)

mioMax=(RSIMassimo/100)
mioMin=(RSIMinimo/100)
RSImin=(avolume*Vshift)*mioMin
RSIMax=(avolume*Vshift)*mioMax




return vv1 coloured(0,204,204) as "volume",lowvol coloured(204,204,0) as "Low-V Low-R",climax coloured(255,0,0) as "climax High-V High-R",chum coloured(0,204,0) as "High-V Low-R",lowchum as "Low-V High-R",chumclim coloured(204,0,204) as "climax High-V Low-R",vv4 as "average", mioRSI2 as "RSI", avRSI as "Media RSI", RSImin as "Ipervenduto", mRSI as "RSI 50", RSIMax as "Ipercomprato"
Jolly Roger non è connesso   Rispondi citando

10/09/10

elia e l'analisi fondamentale "fonte soldionline"

Nel vivo della trattazione gli Autori si addentrano dopo poche decine di pagine, quando ricordano che nel 1992 i due noti specialisti americani Eugene Fama e Kenneth French, dopo analisi statistiche poi estese e confermate, scoprirono due variabili alla base dei rendimenti di borsa: la prima era rappresentata dal rapporto Prezzo/Valore Contabile (P / VC) e la seconda dalla dimensione dell’impresa. E ciò avrebbe largamente soppiantato i modelli precedenti, come il Capital Asset Pricing Model (CAPM, o Modello di Equilibrio degli Attivi Finanziari) e il coefficiente “beta”.

È questo il primo passo del metodo, denominato dell’analisi quantitativa: scegliere azioni di imprese che presentino un rapporto P / VC compreso fra 1 e 2,5 (più è debole, maggiore il rendimento atteso) e una capitalizzazione non eccessiva, fra i 500 milioni e i 3 miliardi di dollari, inoltre non inserita nei listini principali delle borse.

Anche se a prima vista può apparire un po’ impegnativo far coesistere entrambe le variabili, assicuriamo che, grazie al tipo di esposizione sistematico di Colot e Samain, pagina per pagina si familiarizza con i presupposti che il rapporto P / VC non deve fuoriuscire da ambiti ridotti (quello delle imprese italiane è riportato anche dal maggior quotidiano economico nazionale) e che la dimensione dell’impresa non deve essere eccessiva (e quindi con maggiori margini di crescita).

Tutto qui? No. Ora arrivano i “semafori rossi”, ossia le condizioni che devono assolutamente inibire l’acquisto. Infatti, non si procede con il mouse se l’azienda in esame è:
•    oggetto di nuova quotazione (IPO); essa deve essere infatti quotata da almeno 5 anni;
•    oggetto di fusione o acquisizione (M/A) e l’azienda da acquisire fattura oltre il 30% di quella acquirente; l’esame viene rimandato di almeno 2 anni;
•    ha un indebitamento di oltre 2 volte i “mezzi propri”;
•    è troppo diversificata; il core business dev’essere all’80% del volume complessivo; quindi, no alle holding;
•    tende a internazionalizzarsi troppo;
•    presenta possibilità di guai giudiziari (litigations).

Dopo i semafori rossi è il momento di quelli verdi, per i quali vanno scandagliati strategia, giro d’affari e dirigenza:

•    la strategia deve prevedere una o più competenze di base, che la identifichino; il piano strategico dev’essere chiaro e ragionevolmente ambizioso a medio/lungo termine;
•    il giro d’affari e l’utile per azione devono crescere parallelamente nell’arco di 5 anni; è sempre preferibile che venga riconosciuto un dividendo e il payout presenti un range fra il 15% e l’85% dell’utile; la crescita sia regolare (almeno 2 volte negli ultimi 5 anni un aumento del dividendo); l’indebitamento finanziario non superi di 2 volte i mezzi propri; la liquidità, poi, sia almeno pari al 20% del totale dell’attivo; la dirigenza non sia rappresentata nel consiglio di amministrazione e agli azionisti di minoranza vengano riconosciute adeguate tutele.
Ne consegue una griglia valutativa che per la strategia prevede un massimo di 40 punti, composti da competenze specifiche (15 punti), buona e chiara presentazione formale (5 punti), con ambizione ragionevole (10 punti) e con prospettive di crescita in termini di mercati adiacenti e progetti (10 punti).

Analoga tabella per il giro d’affari, in cui si tenga conto dei risultati (15 punti) e del cash flow (15 punti) in mancanza del quale si analizzino gli utili (30 punti).

Se l’impresa non totalizza almeno 70 punti, non può essere presa in considerazione.

Tutto troppo cauto? Gli Autori si spingono a precisi consigli per chi abbia una maggior vocazione al rischio. Quindi, prendere in considerazione le imprese in fase di risanamento, imprese ad alto potenziale di innovazione e imprese dei paesi emergenti.

Fra le prime, solo quelle di grandi dimensioni e che si stiano risollevando da una cattiva gestione. Dal punto di vista quantitativo, è possibile far indietreggiare il rapporto P / VC a 0,5/ 1,5 (dal precedente caposaldo concettuale 1/2,5) e alla capitalizzazione è concesso di eccedere i 5 miliardi di euro. Infine, deve trattarsi del primo tentativo di risanamento, per di più capitanato da un gruppo dirigente completamente rinnovato; in questa strategia, nessun cartellino rosso, tranne quello delle litigations.

Fra le imprese ad alto potenziale di innovazione, restando estremamente interessanti i settori internet e le nanotecnologie, portare il rapporto P / VC fino a 3,5 volte, mentre sono confermati tutti i cartellini rossi prima illustrati, tranne quello relativo alla data di quotazione.

Per le imprese di paesi emergenti, nel ricordare cautelativamente che finora l’S&P500 ha sempre fatto meglio di tali mercati, gli Autori segnalano che questi ultimi sono via via più affidabili e che le loro direzioni d’impresa stanno progredendo. Tuttavia, non allontanarsi da Sudafrica, Sudamerica ed Est Europeo, tenendo presente l’indice di corruzione segnalato da siti specializzati (come www.transparency.org/cpi/#cpi) e quello di competitività su altre fonti del web (come www.=2.imd.ch/wcy o www.weforum.org). Per tali imprese (meglio se esportatrici) il rapporto quantitativo P / VC non deve oltrepassare il 2,5, mentre le capitalizzazioni possono superare anche i 5 miliardi di euro. Ovviamente, devono poter essere trattate a Wall Street sotto forma di Adr (American Depositary Receipt).

Eccoci alla conclusione. Ci è parso necessario presentare con un adeguato grado di analisi un libro che in realtà contiene una notevole quantità di ulteriori ragguagli (la stampa specializzata, i siti su cui documentarsi, i costi fissi e la disciplina fiscale…) e al quale, fra i tanti pregi, vanno riconosciuti il metodo e la completezza. Pubblicato nel 2005, mantiene a nostro parere intatti i vantaggi della qualità divulgativa e della precisione concettuale…

Leggere con calma, prendere nota, rileggere, predisporre degli schemi… Quindi introdursi gradatamente nella galassia della finanza internazionale seguendo i percorsi indicati… Le soddisfazioni non mancheranno.

Mario Elia
elia.mario@libero.it

08/09/10

Fibonacci 5-8-13-21-34-55-89-144 Lucas 7-11-18-29-47-76-123-199

Fibonacci 5-8-13-21-34-55-89-144
Lucas 7-11-18-29-47-76-123-199

SELL 100 %CAPITAL AT ENTRYQUOTE + (AverageTrueRange[14](close)) LIMIT
SELL 100 %CAPITAL AT ENTRYQUOTE - 2*((AverageTrueRange[14](close))) LIMIT 

prorealtime

//Parameter: Period = 20
//Parameter: Trigger = 0.5

//TrueRange
A = MAX((High - Low), (ABS(High - Close[1])))
TRa = MAX(A, ABS(Low - Close[1]))

//Closing Position Difference
ClosingPositionDifference = Close - Close[1]
SignedClosingPositionDifference = SGN(ClosingPositionDifference)

//Closing Position Bias
ClosingPositionBias = ClosingPositionDifference / TRa

IF ClosingPositionBias >= Trigger THEN
PositiveSignedVolume = Volume
ELSIF ClosingPositionBias <= -Trigger THEN
NegativeSignedVolume = Volume
ELSE
PositiveSignedVolume = 0
NegativeSignedVolume = 0
ENDIF

PositiveCQA = Close * PositiveSignedVolume * TRa * SignedClosingPositionDifference
NegativeCQA = Close * NegativeSignedVolume * TRa * SignedClosingPositionDifference
SumPositiveCQA = SUMMATION[Period](PositiveCQA)
SumNegativeCQA = SUMMATION[Period](NegativeCQA)

Histo = SumPositiveCQA + SumNegativeCQA

RETURN SumPositiveCQA AS "SumPositiveCQA", SumNegativeCQA AS "SumNegativeCQA", 0 AS "0", Histo AS "CQA Total - Histo"
www.finanza.com
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