C’e chi racconta che negli anni Ottanta una persona fu disposta a pagare 30.000 dollari per una copia dell’ormai introvabile di The egg of Columbushttp://appunticiclici.blog.tiscali.it/2013/01/28/la-lingua-di-bayer/?doing_wp_cron, una
pittoresca e riuscitissima rappresentazione ante litteram di quello che poi JM Hurst, un ingeniere aereospaziale, codificò più scientificamente come un ciclo di borsa circa 30 anni più tardi in quella che è tuttora considerata la pietra miliare dell’analisi ciclica The Profit Magic of Stock Transaction Timing.
L’autore dell’Uovo di Colombo, un trader
di nome George Bayer, dopo aver ammesso di non avere scoperto nulla che
già non fosse presente in natura, raffigura al lettore un ciclo di
borsa in cui la fase rialzo è dipinta come un ricco banchetto mentre la fase ribasso comprende le attività naturali che seguono ad una abbuffata:
- durante il banchetto, dopo una zuppa o cocktail, il menù di Bayer prevede (come appuntato di proprio pugno nella figura iniziale): pesce; vino bianco per mandare giù il pesce e quindi quale correzione; arrosto (uccello con le sue varie parti: zampe, cuore, ali…): vino rosso, sempre per mandare giù; e per finire, e per non farsi mancare nulla, champagne, cracker, formaggio, noccioline.
- finita la festa iniziano i dolori, quelli che Bayer descrive con tutta la volgarità di cui è capace, per liberare il corpo dai postumi dell’abbuffata.
- l’ultima fase, espletati tutti i bisogni, trova i commensali letteralmente con la lingua fuori (the tongue hanging out).
Finite queste tre fasi i commensali (e i
mercati) sono pronti per sedersi nuovamente a tavola per un nuovo
banchetto che, per l’esperienza limitata di Bayer ai primi 50 anni di
vita di Wall Street, poteva durare da 1 a 3 anni.
Ebbene, se il collezionista che fece pazzie per entrare in possesso de The egg of Columbus avesse sovrapposto nei primi anni del Duemila il sofisticatissimo battleplan di Bayer, disegnato oltre 60 anni prima, all’indice Sp500 non avrebbe sicuramente rimpianto l’investimento…
Soffermandoci sulla fase finale del ciclo, la lingua di Bayer,
che l’autore indica come momento propizio per iniziare un investimento
per il nuovo ciclo che si prepara a cominciare, altre meno pittoresche
letture ne hanno in seguito affinato il significato.
Una interpretazione di taglio più scientifico associa una lingua ad una sincronizzazione fra cicli di borsa di lungo periodo e cicli economici notoriamente non concomitanti; per le Onde di Elliott
invece rientra volentieri nell’ultima parte di un banalissimo pattern
(per esempio: onda 5 in un impulso o Z in una combinazione); per un
sistema di trading affidato agli indicatori sarà da accogliere come una
naturale fase di divergenza fra i prezzi e forza e momentum.
Per Appunti ciclici una lingua
di Bayer oltre ad essere tutto questo è soprattuto un ciclo di raccordo,
una appendice, una fase di distribuzione o di accumulo, una ricerca di
equilibrio e nuova sintonia fra una piena soddisfazione del fattore
tempo e un non completato appagamento del fattore prezzo o viceversa che
deve soddisfare determinate caratteristiche e permette di preventivare altrettanto determinabili conseguenze.
Nessun commento:
Posta un commento