29/10/10

gremlin e le opzioni from intermarket and more

Preambolo
31 dicembre 2009: fine del regime transitorio in materia di Consulenza Finanziaria Indipendente (CFI), salvo ulteriore proroga. L’istituzione della nuova professione con tanto di Albo è sempre più vicina ma non per questo prossima, vediamo perchè. Malgrado la normativa sia già in avanzato stato di composizione, il regolamento attuativo dei famigerati articoli 18 bis e 18 ter del Testo Unico della Finanza del ’98 è da poco entrato nella seconda fase di consultazione a cui potrebbe seguirne una terza; inoltre manca ancora il regolamento del Ministro dell’Economia e pure l’organismo competente di gestione e vigilanza dell’Albo s’ha ancora da nominare; se si aggiunge che quando tutto sarà finalmente perfezionato verrà indetto un solo esame di ammissione all’anno, allora il quadro risulta perfettamente indefinito: esattamente come banche e Sgr vogliono.
Questi Signori della Finanza Nostrana (SFN) hanno temuto che la loro distribuzione potesse sgretolarsi con fiumane di PF che si convertono alla finanza etica senza padroni portando con sè clienti e patrimoni, ma al momento ritengo che questo scenario non sarà per niente catastrofico in quanto l’industria del risparmio carpìto si è ben organizzata durante tutti questi anni di insabbiamento calcolato, ha compreso come imbrigliare la professione nascente e come confondere ancor più le percezioni dei risparmiatori con interventi pubblicitari mirati. Mi riferisco al fatto che il futuro CFI, avendo l’obbligo per legge ad essere indipendente e quindi senza poter ricevere regalìe dall’industria finanziaria pena la radiazione, fornisce al risparmiatore consigli non viziati da conflitti di interessi mentre i SFN che sostengono di essere indipendenti, non avendo tale obbligo, forniscono comunque una consulenza finalizzata prevalentemente alla vendita di fondi, polizze e strutturati, nel nome del risparmiatore e per conto dei propri interessi. Un CFI, di fronte ad un risparmiatore a bassissima propensione di rischio e senza conoscenze finanziarie, consiglierà titoli di Stato o ETF mentre un SFN “indipendente”, avendo costi di distribuzione del servizio, gli rifilerà sicuramente almeno un fondo obbligazionario: questa è la differenza fra indipendenza etica e indipendenza di maniera.
Chi ha recepito la direttiva Mifid per introdurre anche in Italia la nuova professione del CFI, da una parte sta introducendo un cambiamento importante e dall’altra lo vanifica subdolamente in diversi modi (Tomasi di Lampedusa docet) e quindi la gestione del risparmio continuerà ad essere mantenuta ancora saldamente in mani forti e i CFI, orfani di qualsiasi lobby, prospereranno solo nelle crepe del sistema. Caso eclatante è il Comune di Milano quando nel 2008 ha indetto un bando di gara per “consulenza nella struttura finanziaria passiva” (cioè per sanare le sue ingenti perdite da derivati) rivolto alle banche e con esclusione dei CFI.
D’altra parte il risparmiatore medio, amando la “passività”, è un richiamo irresistibile per i satiri specializzati nel suo lato B che hanno i mezzi per mantenerlo in condizioni di assoluta dipendenza e per impedirgli di considerare consulenze alternative, ad esempio quelle che si ispirano alla finanza etica ovvero nel suo esclusivo interesse. La finanza etica è l’opposto dei bond argentini, Parmalat e Lehman che tutti i SFN hanno venduto “nudi” o nascosti in prodotti strutturati, venduti anche da quelli che oggi si professano “indipendenti”. Suggerimento per le associazioni di categoria: stiliamo una lista di banche e Sgr che si proclamano indipendenti e verifichiamo se hanno mai venduto questi e poi mettiamo alla berlina i responsabili. “Finanza etica” è un concetto facile da trasmettere e far assimilare al risparmiatore, e se il risparmio ha ancora una funzione sociale (Costituzione – art. 47) allora è questo il campo in cui seminare per far crescere la domanda di Consulenza Finanziaria Etica e Indipendente.
Per stemperare un po’ l’amarezza di queste considerazioni mi sono immaginato una sceneggiata improbabile ma non impossibile, con l’unico obiettivo di compiere un esercizio di ricerca di nuove proposte gestionali che coniughino standard elevati di rendimento alla sicurezza dell’investitore grazie al poliedrico impiego di uno strumento derivato poco noto ai più ma dalle enormi potenzialità qual’è l’opzione il cui “dirompente potenziale autodistruttivo” si manifesta in modo direttamente proporzionale all’incompetenza di chi ne parla in questi termini. Premetto che nella realtà è possibile consigliare portafogli “aggressivi” solo a chi presenta un “profilo di adeguatezza” adatto e per l’inserimento di opzioni anche solo per hedging richiede necessariamente che il cliente sia disposto a seguire il suo investimento e ad imparare a conoscere lo strumento proposto.
Questo che segue è solo l’inizio di un viaggio di esplorazione di portafogli “alternativi” dove le opzioni verranno inserite per fare hedging, concetto spesso ignorato anche da molti CFI, e anche per incrementare il rendimento di un portafoglio “classico”. Non intendo produrre un manuale ma solo un racconto (mi auguro lunghissimo) con tanto di personaggi e il mattatore è il mio eteronimo “gremlin”.
Maurizio B.
Capitolo I – La tela del ragno
“Ehi Grem, quel tizio che avevi già adescato s’è fatto vivo, ha un duecentomila… anni fa dice di aver giocato col fib facendosi del male, comunque è disposto a rischiare ancora un po’… te lo affido ma mi raccomando non strizzarlo troppo”.
E questo che ha parlato era il boss dello studio Consulenza Indipendente Vattelapesca & Associati… avendomi distolto bruscamente dalle mie elucubrazioni opzionistiche non ho potuto altro che bofonchiare con poca convinzione: “Ma tu solo maschi vogliosi di denaro sai portarmi?” già, perchè lui le consulenze al femminile non le molla a nessuno, mica è scemo… “Dài che lo ricevo subito, così smetto di leggere le penose fregnacciate della politica plutobancocratica italo-padana, letali per la salute dei nostri neuroni…”.
Il tizio entra, convenevoli e presentazioni, parte l’interrogatorio per capire quanto lui sa di finanza, cosa vuol fare da grande coi soldi che spera di risparmiare e di avere ancora intatti fra una quindicina d’anni ormai sessantenne, il suo feeling coi FIP (Furti Investimenti Previdenziali) e quanto e come è disposto a rischiare, ecc. ecc. solito  copione mifid ma con più sentimento.
GREM: Senta, caro il mio Illuso Aspirante Risparmiatore nonchè Investitore (d’ora in poi sig. IARI) mettendo la metà dei suoi duecentomila su strumenti oggi considerati tranquilli ma ad altissimo rischio di essere considerati dai posteri come i resti fossili dello Globale e noi degli idioti, e l’altra metà su strumenti fichissimi ma ad altissimo rischio di partorire solo topolini, io potrei presentarle un progetto molto interessante e bello da vedersi. Se poi questo progetto fosse seguito dai risultati attesi, ma di cui ora non se ne ha alcuna certezza, Lei potrebbe raddoppiare nominalmente il capitale fra una ventina d’anni, o anche solo fra quindici o forse fra dieci, e chi lo sa… cosa ne pensa? (Grem sei solo un bastardo quando fai così, perchè non vieni subito al nocciolo delle cose invece di giocare al gatto e al topo?)
IARI: (interdetto e un filo contrariato) Beh, ad essere sincero il suo modo di presentarmi la cosa non mi riempie di entusiasmo, anzi…
GREM: (imperturbabile) Lei per ritenersi minimamente soddisfatto dell’investimento quale rendimento vorrebbe ottenere?
IARI: Mi aspetto di ottenere un rendimento nettamente superiore a quello dei titoli di Stato
GREM: Oggi i nostri titoli di Stato rendono dallo zero al tre percento netto a seconda della scadenza, quelli al tre percento verranno rimborsati a Papi morto… in soldoni, quale rendimento vorrebbe ottenere?
IARI: Diciamo il sette percento…
GREM: (muto, enigmatico, sopracciglio alzato quanto basta…)
IARI: (leggero tic) … comunque non meno del sei… mi hanno detto che siete bravi e se devo pagare una consulenza è ovvio che devo avere migliori risultati del fai da te.
GREM: Sì, Lei ha ragione da vendere e in questo studio c’è gente veramente preparata ma non so se io faccio al caso suo perchè ottenere il sei coi soldi che ha e con un progetto classico, tipo quello di cui Le ho accennato prima, mi sembra un furto… (bastardo incorreggibile, lancia il sasso per vedere l’effetto che fa e nasconde subito la mano)
IARI: In che senso “furto”?
GREM: Intendo furto ai suoi danni… come Lei ha sicuramente intuito nemmeno io sono tanto entusiasta a proporre titoli di Stato, bond di qualità, posizioni rialziste di lungo periodo sull’azionario in tutte le salse e quantaltro che normalmente finisce in un progetto di allocazione e … sbattersi come non mai per poi sperare, sottolineo sperare, di ottenere solo il sei percento su duecentomila… io mi sentirei invece molto più tranquillo a gestire insieme a lei un progetto fuori dagli schemi convenzionali che dia un ritorno di almeno tremilaeuro (questa è bieca manipolazione)
IARI: (interdetto e seccato) Non capisco… il sei percento di duecentomila è tremila e Lei mi offre una cosa diversa che ancora non conosco ma che sembra migliore della prima ma sempre con un rendimento di tremila? e se i primi tremila non sono certi perchè questi tremila dovrebbero invece essere certi?
GREM: Lei ha ragione, a volte mi mangio le parole, intendevo tremila mensili con una probabilità del novantanovevirgolanove percento di averli ogni mese e con una probabilità più bassa di ottenere qualcosa più di tremila, Le interessa? (apoteosi delle bastardate precedenti, lui gode a creare scompiglio nelle certezze altrui)
IARI: (sempre interdetto ma nella versione “mi è apparsa la Madonna”) No, scusi, continuo a non capire… ha detto veramente tremila al mese? vuol dire trentaseimla all’anno… sta scherzando?
GREM: (serissimo) se vuole glielo scrivo subito su un pizzino e poi lo mettiamo sul contratto, diciottopercento per il primo anno di operatività meno il mio onorario, poi dal secondo anno si può aumentare se lei vuole, col suo capitale si può sicuramente fare di più ma ci vorrà del tempo.
IARI: (con sintomi di incipiente vasodilatazione naso-facciale) Ma non vorrà mica propormi un fondo hedge… guardi che la storia di Madoff la conosco!
GREM: Stia tranquillo, niente fondi con me e nemmeno titoli strutturati o esotici o trattati su mercati poco liquidi o polizze o certificati… allora sarebbe disponibile anche ad impegnarsi attivamente per ottenere tremila mensili?
IARI: (è subentrata secchezza delle fauci e raucedine) Ma Lei sta parlando sul serio? mi fa forse mettere i soldi sui titolini della borsa italiana e del nasdaq, quelli che schizzano su e poi si sfracellano se li tieni troppo? e questi come li garantisce?
GREM: Ha ragione ancora, avevo dimenticato di dirle che con me niente azioni, al massimo pochi ETF in tendenza di mercato, ma solo al momento giusto e anche al ribasso, e in questa prima fase visto l’effetto bolla su azioni e commodity prodotto da un aumento abnorme di non circolante e dei relativi indebitamenti statali (un giorno le spiegherò perchè le banche centrali sono il cancro dell’economia reale) e l’attuale lateralità di medio periodo, non li inserirei proprio in portafoglio. Consideri che io non so fare previsioni e nemmeno credo alle previsioni di nessuno, per me non esistono guru, solo esperti che ogni giorno devono dimostrare di essere ancora esperti… conosce le opzioni? (finalmente il vero Grem!)
IARI: No… (deglutisce frastornato) so però che sono derivati come i future ma se le opzioni sono come il fib non voglio le opzioni (che dignità! tentativo infantile per dimostrare che ha fatto tesoro dell’esperienza passata, cioè dei pastrocci col fib)
GREM: Il fib come tutti i future è una trappola mortale per il privato, vero simbolo dell’avidità e dell’azzardo… (e per fortuna che il vice-boss ti aveva detto di non strizzarlo, sei proprio una bestia)… niente future con me, le opzioni sono diverse dal fib come la Carfagna è diversa dalla Bindi, sempre mammiferi sono ma restano comunque differenze importanti… io i miei soldi li metto solo in opzioni e in qualche raro etf e bond, solo questo so fare e ai miei clienti propongo solo quello che so fare… (pausa, IARI sta in silenzio e annuisce, allora Grem continua) Una cosa importante… lei in Italia e anche in Padania non troverà mai nessuno che le proporrà di operare come un option writer puro (poi le dico di cosa si tratta) nemmeno per una porzione risibile di un capitale consistente come il suo, e sa perchè? perchè sono in pochissimi quelli che maneggiano opzioni in proprio, e quelli che si sono limitati a leggere qualcosa senza peraltro capirci molto le considerano pericolosissime, pensano che sia solo roba da grossi operatori professionali… ripeto, io le uso tranquillamente da anni e sono soddisfatto… se lei mi conferma il suo interesse a saperne di più, preparo una bozza di progetto finanziario in cui è fattore irrinunciabile la sua disponibilità ad apprendere e partecipare attivamente alla gestione dei suoi soldi. Nel prossimo incontro le spiegherò in dettaglio cosa intendo proporle e cosa lei dovrà fare. Se è d’accordo mi metto al lavoro, preparo la bozza e poi ci rivediamo fra qualche giorno, che dice?
IARI: Va bene, però mi dovrà spiegare tutto per bene e poi seguirmi con pazienza…
GREM: (espressione da marpione, ma lui dentro è un puro) Per me non è solo un dovere spiegare tutto ma anche una necessità assoluta, e non solo dovrà contare sulla mia presenza costante, ma dovrà persino temerla perchè diventerò una sua ombra… (ragno che danzando nella sua tela si avvicina sempre più alla preda, tripudio della sua vanità… ma lui dentro è etico), lei dovrà pazientare e lavorare con me per qualche mese durante i quali io in pratica le farò un corso di sopravvivenza finanziaria e lei avrà modo di mettere in pratica tutto quanto in simulazione e da subito… e quando si sentirà pronto, inizieremo ad operare insieme per almeno un anno, ma di questo ne parliamo in dettaglio la prossima volta e non si faccia illusioni. I buoni risultati si ottengono solo con lo studio, l’applicazione e la giusta dose di rischio.
(A questo punto una precisazione è necessaria: il Grem agisce così per grande passione e grande narcisismo e siccome è pure presuntuoso, anche per il giusto compenso del suo lavoro; lui può dimostrare con carta canta come si opera con le opzioni e sa che prima o poi qualche invidioso lo additerà come uno stupido irresponsabile idealista pericoloso per gli investitori, ma con questi tipacci anche blasonati il Grem trova sempre un modo per rimetterli al loro posto, facile immaginare a quale posto si allude, no? Poi lui è un furbastro perchè avendo dimostrato ai suoi ammiratori mese dopo mese che per avere un ritorno di mille mensili basta un ventimila, chiedendo ora una copertura tre volte superiore potrà scoprirsi su strike OTM lontani anni luce riducendo il rischio in maniera vergognosa, praticamente meno di un BOT, e si riserva la possibilità di migliorare continuamente la performance nei secoli dei secoli, che dire di più? Ultimo: chiarirà molto bene a IARI perchè intende proporgli un’operatività in opzioni, prima come hedging di portafoglio e poi magari qualche scoperto puro, e se ci saranno titubanze accantonerà le opzioni; in questo primo colloquio ha ventilato l’idea, nel secondo a mente fredda sarà più facile valutarne la fattibilità. Lui ragiona così)
IARI: Okei, ma poi se tutto va bene si può ottenere anche un risultato migliore? da quello che lei ha detto prima mi è sembrato di capire questo… (mollusco trasportato dalle correnti del mare dell’avidità)
GREM: Certo che sì, ma di questo ne riparleremo fra un anno e faremo nuove valutazioni… le telefono per fissare il nuovo incontro, preveda pure due ore di colloquio. Le spiegherò la strategia finanziaria di breve e lungo periodo che intendo attuare con tecniche di strangolamento e di copertura basate su opzioni quotate in euro su un mercato serio. Intanto se le è possibile accedere a internet cominci da qui per avere un’infarinatura:
e anche da qui:
Per stare invece sul concreto non ha molta scelta, cominci col leggere le mie dissertazioni di un anno fa partendo da qui (dal commento 49): http://intermarketandmore.finanza.com/fib-trading-v-3197.html
e poi nelle dieci rubriche che si sono succedute fino ad oggi.
IARI saluta con un sorriso solo apparentemente disteso, in realtà è molto turbato perchè da una parte il diciottoallanno gli sembra un’enormità, praticamente una bufala, e dall’altra non ha capito assolutamente da dove dovrebbero spuntare i soldi (si chiede anche che roba è l’opscionraiter stramaledicendo l’inglese che non conosce bene e cosa c’entrano gli strangolamenti). Per fortuna che la signorina dell’ufficio l’ha preso appena in tempo per indicargli l’uscita, perchè lui così assorto stava già entrando nella toilette… ma per chiamare l’ascensore!


GREM II

Capitolo II – La rivelazione del bozzolo



Iari è tornato, sono passati pochi giorni dal primo incontro.
GREM: Allora, che idea s’è fatto delle opzioni?
IARI: Ho letto parecchio, sono rimasto con tanti dubbi e una sola certezza: tutto molto complicato!
GREM: Io invece non ho dubbi che lei abbia un sacco di dubbi, comunque faremo pratica in virtuale per qualche mese e poi sarà tutto più chiaro, vedrà pure i risultati… allora, le avevo proposto tremila mensili con un’operatività associata a un certo livello di rischio che poi quantificheremo esattamente al simulatore… la consapevolezza del tipo di rischio a cui si va incontro, sia in termini qualitativi che quantitativi, è la condizione primaria per l’avvio dell’operatività che oggi le mostro… vedrà comunque che questo rischio è prevedibile a tavolino e quindi siamo noi a determinarlo, gli eventi esterni e indipendenti dalla nostra volontà ci metteranno alla prova ma non saremo impreparati… però se il rischio connesso all’attività che le propongo sarà troppo alto per lei possiamo abbassarlo ma si ricordi che il maggior guadagno si accompagna sempre ad un maggior impegno operativo e maggior rischio, niente soldi facili in borsa… la priorità è dormire tranquilli per cui stabiliremo in anticipo dei livelli di guardia che precedono il segnale operativo per proteggerci da movimenti di mercato rapidi e impulsivi, magari considerati come improbabili nell’arco di tempo considerato nella nostra strategia ma pur sempre possibili e pericolosi… io opero con un approccio probabilistico e quindi non do mai niente per scontato, tutto è possibile, è per questo che io lavoro per ipotesi con un piano ordinario di lavoro mensile e con un piano già preventivato di modifica straordinaria, cioè di correzione in senso protettivo… il tutto viene costruito su un continuo monitoraggio dei mercati e del contesto macro… il punto cruciale è la valutazione del rischio e se questo rischio non fosse accettabile per lei possiamo ridurlo al minimo fino a rinunciare a qualsiasi guadagno extra, okei fin qui? (patti chiari, amicizia lunga, forse…)
IARI: in questi giorni ero così contento dei tremila e adesso me li fa già sparire? (ridacchia un po’ deluso ma cosciente d’essere stato riportato coi piedi a terra, d’altra parte l’aspetto più delicato di questo sistema non è tanto il rischio in sè quanto la sopportazione del rischio e quindi è molto più importante stressare questo aspetto e stroncare facili illusioni prima di mettersi a pianificare i possibili guadagni)
GREM: no i suoi tremila non li faccio sparire io, semmai sarà lei a rinunciare anche se penso che una persona con la sua esperienza dovrebbe farcela, d’altra parte quello che propongo a lei non è mica per tutti (bastardata da venditore ai limiti della più bieca manipolazione, ma Iari è un duro e Grem coi duri non si fa scrupoli perchè hanno un ego potente) … fra un po’ vediamo in simulazione i numeri che vengono fuori in base alle oscillazioni dell’indice di riferimento che sarà quello tedesco, il dax, così vedremo i guadagni e le eventuali perdite che si possono verificare se non seguirà le mie istruzioni… investiremo inizialmente la metà del suo capitale, l’altra metà la teniamo liquida per coprire i margini di garanzia che ci verranno richiesti per operare… questa prima allocazione vale sia per il virtuale che il reale, col tempo vedremo se sarà il caso di iniziare ad accumulare qualcosa in titoli obbligazionari legati all’inflazione per la costituzione di un capitale in un’ottica previdenziale, ma per ora concentriamoci sui rischi dell’azionario… allora, coi centomila ci compriamo un etieffe armonizzato che replica pari pari il dax e poi lo imbozzoliamo per bene fra call e put di prima scadenza, cioè febbraio… all’inizio del marzo borsistico, che per noi sarà sempre il quarto lunedì del mese cioè il 22 febbraio, costruiremo un nuovo bozzolo di opzioni con scadenza marzo e così per tutti i mesi a venire e a piacere suo, okei?
IARI: Bozzolo? Guardi che io non vado via da qui fino a che non ho capito tutto alla perfezione… e tanto per togliermi subito questo nuovo dubbio che mi ha appena creato vorrei sapere se l’acquisto delle opzioni deve essere fatto tassativamente il quarto lunedì del mese… e se fosse una altro giorno che succede?
GREM: No non c’è niente di tassativo, però è necessario che le operazioni vengano comunque fatte nei primi giorni del mese borsistico per non trovarci con prezzi depauperati dal tempo trascorso, tuttavia se il dax fosse in marcato rialzo potremmo lasciarlo crescere qualche giorno primo di imbozzolarlo ma questo al momento è solo un dettaglio, solo dopo aver acquisito esperienza non sarà più un dettaglio e con la pratica sarà tutto più chiaro ma adesso dobbiamo andare nel concreto… (qualche clic col mouse e nel monitor compaiono colonne di numeri, è il sito Eurex, call e put di febbraio, Grem spiega, Iari chiede, domande e riposte)
 (l’inizio)
IARI: Ora comincio a capire qualcosa di più, direi che è un qualcosa di geniale e intrigante il modo come sono correlate le opzioni in termini di prezzo fra loro sulle diverse basi, col tempo di scadenza e fra put e call, proprio un bel casino!
GREM: Già, però la complessità una volta capìta offre maggiori opportunità… lei che ha fatto il fib non potrà altro che apprezzare… tutta l’operatività la facciamo ruotare intorno all’etieffe che dobbiamo proteggere e magari potenziare con le opzioni, questa struttura di opzioni che metteremo intorno lo chiamiamo bozzolo.. questo bozzolo è un impianto flessibile che possiamo costruire come si vuole in base ai rischi che si vogliono prendere, prima le faccio vedere le contrattazioni di borsa in tempo reale da dove prendiamo i valori per iniziare col virtuale e poi costruiamo il bozzolo da tremila mensili praticamente certi, ma se lo riterrà troppo rischioso (repetita juvant) faremo una cosa più tranquilla che la protegge solo dai ribassi e per i guadagni ci rimetteremo alla bontà del dax, se sale si guadagna, se scende non si perde assolutamente nulla entro certi limiti e c’è pure da guadagnarci.
IARI: Noooo…. ma che dice? che mi fa guadagnare anche quando vado in perdita? ma mi faccia vedere subito ‘sto bozzolo che non riesco ad immaginarmelo… prima mi smonta la speranza dei tremila e adesso mi dice che guadagno anche quando il dax scende… allora si fanno i miracoli con queste opzioni… (ironico al cubo, in realtà non sta più nella pelle, colpa anche del Grem che lo sta tirando scemo, gatto e topo)
GREM: il bozzolo protegge e amplifica i guadagni entro certi livelli, uno di massimo e uno di minimo, se il dax supera questi livelli e lei non interviene come dico io e al momento che dico io, e questo è un mio preciso impegno contrattuale, lei rischia di perdere soldi suoi… ora entriamo un attimo in borsa e poi passiamo alle simulazioni, ecco qua… (ed ecco che Gremlin dà vita al secondo monitor che ha sempre tenuto spento, compaiono grafici, book, indici, tutto uno sfavillare di rosso e verde e numeri che cambiano rapidamente… Iari si avvicina, è interessato mica poco, osserva affascinato)… vede? questo è il grafico del dax… e questo è l’etieffe… il dax segna 6038 e l’etieffe è trattato intorno a 59,5… queste sono le proposte di vendita ed acquisto… cominciamo ad inserire questi dati nel simulatore (Grem passa all’altro monitor dove c’è il simulatore ma Iari è ipnotizzato dai grafici che danzano)
IARI: senta, ne approfitto per una cosa fuori tema, posso vedere le tiscali? secondo lei torneranno a due euri?
GREM: (pausa teatrale, Grem lo guarda fisso, occhi dilatati) Lei ha le tiscali? lei ha ancora le tiscali? a due euro? ma allora lei è bravissimo! pensi che qualche milione di persone l’ha comprata sopra i cento, c’è da consolarsi, no? peccato però che lei stia perdendo ancora l’ottantaepassapercento, ma gliele ha consigliate qualche anima pia? (un po’ di sano sarcasmo quando ci vuole, ci vuole!)
IARI: (Iari è un duro e incassa) Ho fatto diversi acquisti per mediare negli anni scorsi, pazienza… ho anche le unicredit a treequalcosa, si tornerà sopra i tre?
GREM: nooooooo! anche le unicredit… magari la prossima volta le dico se vale la pena tentare una cosa con le opzioni sul titolo ma ci devo studiare sopra… senta per oggi abbia pietà di me, se avesse pure i bond delle pampas e quelli al latte non melo dica, ma a questo punto apro una parentesi neanche tanto breve perchè voglio invece assolutamente sapere cosa ne pensa del mio approccio all’azionario, se condivide la mia filosofia bene altrimenti rischiamo poi di trovarci in disaccordo nei punti di svolta del mercato, e non sarebbe bello…
(la sottile sicurezza dei luoghi comuni)
GREM: La gente compra da sempre, è rialzista per grazia ricevuta, perchè da sempre gli è stato detto che quello è l’unico modo per entrare in borsa… i gestori del risparmio che offrono solo strumenti rialzisti si sono messi d’accordo nel dire che sul lungo periodo l’investimento azionario è sempre profittevole anche quando ci si trova nel mezzo di un pesante ribasso o quando i titoli sono chiaramente sopravvalutati come nel caso della bolla tecnologica del 2000 o della bolla finanziaria scoppiata nel 2007… questa del lungo periodo è una balla truffaldina che parecchia gente si beve passivamente non perchè è scema ma solo perchè non ha nè cultura specifica nè i mezzi per confutarla e soprattutto perchè all’occorrenza i gestori la sanno presentare in modo credibile, e poi perchè fino a poco tempo fa il risparmiatore medio non aveva alcuno strumento per fare il ribassista, a prescindere comunque dalla sua forma mentis che resta rialzista per imprinting, e anche lei, non se ne abbia a male, ne è l’ennesima conferma (altro colpo ma Iari è intelligente e soffre in silenzio per redimersi)… una prima differenza del mio approccio all’azionario sta nella durata dell’investimento, o meglio, nell’ipotesi di durata: niente lungo periodo come assioma ma solo quel tanto che basta per sfruttare decentemente un trend rialzista solido… tanto per chiarire le dico che il mio investimento non è un innamoramento per la vita perchè col tempo le cose cambiano e se i mercati scendono io non posso comprarli nè tanto meno tenere posizioni rialziste, è un non senso, oggi esistono gli etieffe ribassisti ed è lì che riposizioneremo l’azionario fra un po’ di mesi… le ho detto questo perchè io la penso diversamente dai gestori che devono vendere i loro fondi e lei deve saperlo.
IARI: Ma prevede un altro crollo?
GREM: No, io non prevedo niente perchè non sono capace, ritengo solo molto probabile l’avvio di una marcata correzione entro quest’anno che di per sè non vuol dire che manderà tutti in rovina, ma sarebbe stupido star lì con una posizione rialzista quando il mercato imbocca un trend discendente di medio periodo… però anche se ora ho buoni motivi per rimanere rialzista so che la fregatura ti capita all’improvviso, come la storia del Dubai per citare la più recente anche se è durata pochissimo, e io voglio sempre avere le opzioni in canna per non regalare niente… secondo me tutti gli investitori sull’azionario dovrebbero porsi alcuni interrogativi, il primo l’ho appena detto: se i mercati scendono cosa sarà del nostro investimento se non è protetto? I gestori, che proteggono in primis il loro didietro e non i risparmi che raccolgono, non hanno dubbi: continuare ad investire periodicamente, cioè ti fanno il pac… peccato che questo consiglio sia viziato da un conflitto di interessi grande come l’universo… io il pac lo consiglio quando i mercati salgono e non quando scendono, quando scendono si va al ribasso e basta, con gli etieffe ribassisti… altro quesito: e se invece i mercati salgono un po’ e poi scendono ma non tanto e poi risalgono ma non tanto, eccetera… in una situazione così indefinita e ballerina che si trascina per mesi e mesi, cosa si dovrebbe fare? il gestore non ha dubbi: a maggior ragione continuare ad investire nei suoi fondi anche nei periodi laterali, e che palle! se però lei gli chiede quando i prezzi torneranno a salire con decisione visto che il mib è ancora lontano anni luce dal massimo del duemilasette e ancor di più dal massimo del duemila, allora il gestore più corretto del mondo non potrà altro che dirle che nessuno lo sa, ma che nel lungo periodo si rivedono sempre i prezzi precedenti anche se le performance del passato non garantiscono le performance del futuro… io a sentire queste fregnacciate mi faccio ancor oggi un fegato così, soprattutto se penso alle Generali che da sempre, cioè da quando Andreotti era in fasce, vengono decantate come un investimento solido, dividendo garantito, sai quanti immobili ha, non può fallire, gli immobili si rivalutano sempre e avanti con questa tiritera per decenni e ora quali performance può vantare chi le ha comprate dieci anni fa? e allora di quale lungo periodo stiamo parlando? mica siamo tutti eterni come Andreotti… se io dopo dieci anni sono sotto del 50% più l’inflazione ufficiale più quella reale, o picchio la mia testa contro il muro dandomi dell’asino o ci picchio quella di chi mi ha dato questi preziosi consigli…  e se invece il gestore non fosse tanto corretto allora le spiattella le sue rassicuranti previsioni del futuro… io vorrei che lei diffidasse sempre da chiunque faccia previsioni sull’andamento dei mercati, soprattutto se queste previsioni sono finalizzate ad un qualsiasi proprio tornaconto o se sono le previsioni annuali fatte ad inizio anno, tradizione tanto triste quanto inutile per l’operatività… pensi che bello se oggi qualche superguru americano dicesse: quest’anno prevedo di non essere capace di fare alcuna previsione credibile visto l’attuale sconquasso internazionale finanziario e morale, i mercati sono manipolati più che mai da lobby potentissime che si accordano o litigano fra loro, e loro possono tutto, e io che ne so quando vorranno fare cosa? l’unica previsione che mi sento di fare, anzi l’unica certezza che mi sento di anticipare è che gli investimenti azionari che non prevedono una forma efficace di protezione dai ribassi sono esposti ad un maggiore rischio di distruzione rispetto al 2007.
IARI: Ma lei crede veramente che si possono manipolare contemporaneamente tutte le borse più importanti?
GREM: Certo che ci credo altrimenti non riuscirei nemmeno a concettualizzare l’idea di un bozzolo…quasi nessun fondo azionario protegge il capitale dei sottoscrittori… ci sono due etieffe rialzisti quotati in Italia che promettono protezione ma in realtà hanno fatto schifo, vere bufale… su certe cose raglio e deraglio però adesso sa come la penso, torno in tema che è meglio, dài che adesso comincio a dare i numeri ma quelli utili! (Grem aggiunge nel simulatore altre cose)… guardi qui e mi dica se non è un numero di alta acrobazia questo bozzolone!
(ce la farà anche questa volta? la sfida al mercato di febbraio è lanciata – continua)

Ed eccolo qua il portafoglio virtuale, è questo che seguirò e commenterò di volta in volta senza aspettare il prossimo post (opzioni febbraio e etf ai prezzi di riferimento di venerdì 8 gennaio):
+ 1.680 etf dax caricati a 59,59 spese incluse con dax a 6038
+ 3 put 6050 a 157,3
- 60 put 5200 a 12,7
- 60 call 6600 a 7,7
Si parte con un incasso netto di 3.436€ (“e anche questa promessa l’abbiamo mantenuta” direbbe qualcuno) e prezzo dell’etf di 59,59 caricato delle spese (0,15%). Il massimo guadagno è a 6600 con +12.718€; a 5200 il guadagno si riduce a +2.263€ malgrado la caduta dell’etf del 13,9%. Un bel numero o no? Bozzolo buono per tutti i mesi variando opportunamente gli strike. Se entro il 19 febbraio quei livelli vengono superati, i guadagni svaniscono e si inizia a perdere di brutto, e allora bisogna fare qualcosa prima di raggiungere 6600 o 5200: poniamo allora una prima soglia di attenzione a 6400 e 5500, seguiranno poi i livelli di intervento veri che vengono definiti solo al momento in base alla situazione reale, cioè forza di mercato e giorni alla scadenza. Questo è il rischio a cui si va incontro e quindi occorre sapere come affrontarlo e gestirlo; c’è da dire che questi livelli sono abbastanza lontani, cioè la probabilità che vengano raggiunti entro sei settimane è molto bassa per le put e non troppo bassa per le call visto che siamo in un torello, ma c’è tempo per preoccuparsi, il mondo è pieno di Dubai, il bozzolo è solido e, se serve, sarà facilmente fortificato ma sempre nel rispetto dei tremila mensili almeno… Ultima cosa la marginazione: sono le call che daranno fastidio e io non so se il broker di Iari terrà buoni almeno parzialmente i centomila in etf; nell’ipotesi che ci si debba affidare solo sui centomila liquidi allora non sarei molto tranquillo: alla peggio si partirà con un etf da ottanta o settantamila, la liquidità aumenta, le call si riducono a 50 e i 3.436 iniziali diventano 2.826: fra 6040 e 6600 si va sempre alla grandissima e in caso di discesa ci vorrà invece un attimo con una vendita extra per recuperare gli spiccioli mancanti.
Un ennesimo promemoria: questo non è trading sulle opzioni, diffidate dalle imitazioni, questo è OPZIONISMO…
Chi s’è perso il capitolo I lo trova qui

1. Quanto voglio guadagnare? (con le opzioni)

    Methodological Option Approach – lesson 1

    Dài che scherzo, nessuna lesson uan, solo opinioni…
    Non scherzo invece per niente sul fatto che prima di fare qualsiasi investimento (o speculazione) devo darmi un obiettivo di guadagno e fissare un limite alla mia perdita.
    Il “quanto voglio guadagnare” non è sbruffoneria ma elemento fondante del metodo di investimento e inizialmente prescinde dallo strumento finanziario perchè la scelta di questo avverrà in un secondo tempo. Il “quanto voglio guadagnare” è solo introspezione. Mai pensare che psicologia individuale e risultati dell’investimento siano scollegati.


    Chi sono io
    Sono risparmiatore, investitore o speculatore? già la risposta è complicata di per sè e se poi ci aggiungiamo la difficoltà di attribuire un significato univoco alla terminologia la babele è assicurata.
    Qui mi limito a dire che se io sono colui che vuole recuperare la perdita di potere d’acquisto del proprio capitale non posso essere un risparmiatore. Il risparmiatore usa il porcellino e i bot (sic).
    Più che sottilizzare fra investitore e speculatore sempre qui mi limito a dire che nessuno dei due DOVREBBE essere un giocatore d’azzardo.
    E allora chi è il giocatore d’azzardo? semplice: è colui si prende dei rischi senza essere in grado nè di quantificarli a priori nè di controllarli, perchè non è tecnicamente possibile o per semplice propria incapacità e incoscienza; chiaramente non ha metodo e ha scarse conoscenze dello strumento e del mercato in cui va ad infilarsi.
    E ora che ho introdotto pure la figura dell’investitore d’azzardo e dello speculatore strategico metodologicamente corretto che si fa? (in primis non si leggono libri come quello della figura…)
    Voglio recuperare la perdita di potere d’acquisto del mio capitale
    Questo è un chiaro obiettivo ben formulato, quantificabile, da cui impostare una strategia. Se compro azioni obbligazioni, direttamente o tramite fondi e etf, e li tengo lì per mesi o anni, sono un investitore che al momento dell’investimento non poteva fare alcuna pianificazione dei possibili guadagni. Se a qualcuno questo passaggio risulta sibillino scriva, che ci picchio giù duro per amor di chiarezza…
    Se faccio invece il fib tutti i giorni significa che ho ancora il mio capitale e quindi sono uno speculatore abile e metodico in grado di quantificare i propri guadagni medi settimanali e mensili e posso quindi perseguire l’obiettivo con buone probabilità di successo. Peccato che questi trader vincenti sono una manciata e che la loro metodologia il più delle volte non è replicabile perchè molto legata alla sensibilità individuale. In altre parole non possono essere presi come modello per raggiungere l’obiettivo.
    Allora torno ad essere investitore, ma questa volta “dinamico” e non cassettista, e divento speculatore… ma ho una strategia e un metodo? ho le conoscenze tecniche e gli strumenti adatti per controllare il rischio? ognuno risponda per sè!
    In pratica: ho diecimila da proteggere dall’inflazione reale e decido che la “mia” inflazione reale è il 12%. Devo allora ottenere a fine anno un incremento del capitale di milleduecento, ovvero cento euro al mese.
    Chi è capace di PIANIFICARE oggi cento euro mensili per dodici con diecimila in dotazione è pregato di farsi vivo e di spiegare come fa.
    Con le si può pianificare 100 euro/mese
    Ho detto che si può pianificare a tavolino e non guadagnare a tavolino. Ma se ci pensate nessuno strumento tranne le permette di pianificare alcunchè, permette solo di sperare…
    Pianificare con lo strumento adatto è il primo passo per raggiungere l’obiettivo. E che hanno di miracoloso le ? niente di speciale, puoi solo incassare subito quello che vendi, puoi costruirti un profilo di rischio, puoi programmare interventi di protezione, puoi decidere di sfruttare la lateralità o la direzionalità dei mercati, puoi fare anche altro, ma niente di miracoloso. Ti devi fare solo un culo così per capirci ma niente di sovrumano, magari si comincia con questo graficuzzo…

    1 commento:

    1. Grazie per tutte queste spiegazioni sulla strategia delle Opzioni. Ciò permette di imparare a valutare i rischi per un novizio come io che voglio lanciarsi nelle Opzioni.

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